Igiene animale, vivibilità cittadina e responsabilità comunale, forse impossibili obiettivi da raggiungere in una Palermo di irregolarità e superficialità? Questa la domanda dei residenti di via G. Bonafede, da anni alle prese con l’ormai insostenibile presenza di un canile abusivo, proprio a due passi da casa.
Un canile, quasi nascosto, a circa 100 mt dalla strada residenziale, esteso su una superficie di 900 mq all’interno di una lunga fascia di terra di proprietà demaniale che attraversa l’area verde di Fondo Villa Turrisi compresa tra via Beato Angelico, Via Pozzo Uditore, Via Aci, Via Casalini e Via L.do Da Vinci.
Il canile, che ad oggi risulta gestito dall’associazione “SOS Primo Soccorso Cani e Gatti – Onlus” (regolarmente iscritta all’albo delle associazioni per la Protezione degli Animali, Sezione B) ospita più di un centinaio di cani e gatti, in condizioni igienico-sanitarie del tutto non idonee.
Cani non sterilizzati, nonostante un’ordinanza sindacale dell’amministrazione comunale, il cui numero aumenta con l’aumentare delle gabbie, già estese lungo quasi l'intero viale. E ad aggravare la già penosa situazione, al rifugio, mancherebbero acqua corrente, luce, ambulatorio veterinario e personale qualificato per il primo soccorso.
I residenti del quartiere, a distanza di 90 mt dal “lager animale” ( quando per norma tali rifugi dovrebbero trovarsi a una distanza di 500 mt), ormai lasciati a se stessi, da parte loro lamentano, già dal lontano 2008, il fastidioso latrare dei cani, soprattutto nelle ore notturne, nonché gli “odori pungenti” di feci e sporcizia. Ma ancora tutto tace, nonostante le numerose e irrisolte interrogazioni della stessa circoscrizione.
Stanchi dei ripetuti buchi nell’acqua, i cittadini, guidati da un sano spirito di legalità, hanno deciso, da poche settimane, di istituire un comitato spontaneo cittadino, intimando all’unione delle forze associazioni animaliste e quelle dedite alla vivibilità cittadina, con tanto di sito Facebook: https://www.facebook.com/comitatobonafederussia?ref=hl.
Forte e attiva anche la presenza della V circoscrizione, che tuttavia dopo le fallimentari interrogazioni al Consiglio Comunale, adesso si ritrova con il solo potere di denuncia, alle dipendenze delle più alte autorità.
Come ci conferma il consigliere della V circoscrizione Maurizio Li Muli: “Siamo utili a parole, ma nei fatti non abbiamo nessun potere se non quello di denunzia. E il caso del nuovo Piano Triennale dell’OO. PP è emblematico, visto che non c’è nessuna delle proposte che in questi anni di Consiliatura abbiamo avanzato”.
Ma sull’argomento canile abusivo, la situazione non cambia, anzi gli animi si fanno sempre più irrevocabilmente caldi: “Conosco bene la situazione del canile abusivo di via Bonafede (ex terreno Villa Turrisi). Già, come circoscrizione, abbiamo fatto più volte interrogazioni e abbiamo denunziato all’assessore Barbera ( con tanto di sopralluogo) l’insostenibile circostanza. Anche perché sono diversi i problemi di carattere comunale, poiché il canile sorge su un terreno, in parte demaniale, riconosciuto area protetta a forte rischio idrogeologico. Ma ai tempi l’assessore Barbera non fece nulla per via del canile già pieno”.
E alla notizia del nuovo tavolo, promesso dall’assessore Raimondi, il consigliere non accetta ulteriori gingilli o trastulli: “Non è ammissibile tutto questo. A me del tavolo non importa, noi non possiamo far sì che l’amministrazione perda ancora tempo, ma dobbiamo risolvere il problema, anche a costo di pagare noi lo stallo degli animali; il canile va chiuso immediatamente e i cani trasferiti anche in sedi regionali disponibili. Bisogna prendere un provvedimento immediato, che ad oggi non c’è!”.
Eppure, ripartendo da fatti concreti, sembrerebbe arrivare una risposta dall’assessorato della Salute, sollecitato già dal mese d’agosto dal presidente del comitato spontaneo “Bonafede Russia”, Maurizio Orlando.
Come si legge, infatti, nella lettera di risposta alla denunzia: “In merito [alla segnalazione] da parte di alcuni cittadini […] circa la presenza di un canile abusivo all’interno dell’area tra Piazza Russia e la via G.Bonafede [e considerando che ] la problematica sollevata a tutt’oggi non ha trovato soluzioni, si ritiene necessario sollecitare l’attenzione degli Enti in indirizzo […] a porre in essere ogni utile iniziativa per la risoluzione definitiva”.
E su queste parole siamo fiduciosi, ma che siano effettivi provvedimenti, perché come afferma lo stesso presidente di comitato: “Vogliamo una città che dimostri la legalità anche in questi frangenti, e non ci accontenteremo di slogan propagandistici, non è più il momento”.
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