«Il provvedimento delle targhe alterne non è mai stato abolito, sono sempre state in vigore». Così dichiarava qualche giorno fa a Palermomania.it l’assessore alla Mobilità, Giusto Catania, commentando il “ripiego” del Comune di Palermo sulle targhe alterne dopo la sospensione delle Ztl da parte del Tar.
Peccato che il nostro assessore e probabilmente anche il sindaco Orlando non ricordino che le targhe alterne sono state abolite proprio da loro. A dirlo non siamo noi, ma un comunicato ufficiale di Palazzo delle Aquile, datato 19 giugno 2012, in cui si afferma che il provvedimento sarebbe stato abolito nel momento stesso in cui l’amministrazione si fosse dotata del Piano generale del traffico urbano.
Ebbene, nell’ottobre 2013 il Consiglio comunale ha approvato il nuovo Pgtu in vista dell’adozione delle Ztl e, dunque, le targhe alterne hanno cessato di essere in vigore.
Ecco, infatti, cosa riportava il comunicato del Comune: «Con riferimento al precedente comunicato sulle targhe alterne si precisa quanto segue: nella comunicazione inviata oggi vi è una inesattezza dovuta ad un fraintendimento intercorso con gli Uffici. Il Piano del Traffico adottato dalla precedente Amministrazione ma non ancora approvato dal Consiglio comunale ha cancellato il provvedimento delle targhe alterne, introducendo le zone a traffico limitato. Non essendo tale Piano stato ancora approvato in via definitiva, resta attualmente in vigore il provvedimento che prevede le targhe alterne per i veicoli fino ad Euro 3 e nessuna limitazione per i veicoli Euro 4 e 5 e per i veicoli a metano, gpl o ibridi».
Inoltre, il provvedimento sarebbe illegittimo anche perché, seppur congelate, le Ztl sono comunque in vigore e, sotto il profilo giuridico, prevedere la circolazione a targhe alterne contrasta con l’introduzione delle Ztl, previste dal Pgtu del 2013. O si consente il traffico a targhe alterne o lo si vieta con le Ztl, che sono sono state sì sospese dal Tar Sicilia, ma sono ancora vigenti e rappresentano un’abrogazione dei precedenti provvedimenti incompatibili con l’ordinanza del 2010.
Nel caso in cui si sia interpretata la sospensione delle Zt come un loro accantonamento, è comunque illegittimo basare un provvedimento di targhe alterne su dati e analisi dell'aria riferite al 2009, anche perché i dati delle centraline non evidenziano casi di criticità, se non in particolari zone della città e in determinati orari.
A questo punto, chi si è visto multare dai vigili urbani per il mancato rispetto delle targhe alterne potrebbe presentare ricorso al giudice di pace, adducendo come motivazione proprio l'illegittimità del provvedimento adottato dal Comune, che sembra essere sempre più un vero e proprio ripiego per far cassa dopo il flop delle Ztl.
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