Tragedia sfiorata in via Amari a Palermo a causa del crollo delle barriere che delimitano il cantiere dell’Anello Ferroviario che, per poco, non hanno colpito una passante. A denunciarlo è il presidente della commissione Attività produttive del Comune di Palermo, Paolo Caracausi (Idv), che aggiunge: «Quindici giorni fa avevamo denunciato il rischio sicurezza nel cantiere dell’anello ferroviario di via Amari e oggi si è sfiorata la tragedia».
«Serve necessariamente la tragedia perché di chi competenza prenda provvedimenti?» si chiede il consigliere comunale che invita «ancora una volta sindaco e il prefetto a intervenire e a chiedere a Rfi di valutare la rescissione del contratto con la Tecnis. In caso contrario, il commissario dell'azienda deve assumere concreti impegni affinché il cantiere sia messo in sicurezza e perché i lavori abbiano una data certa di conclusione. Palermo, i residenti e i commercianti non possono rimanere ostaggi di un cantiere infinito».
«Quanto successo non può essere definito semplicemente un incidente e passare nel dimenticatoio, merita un approfondimento. Il Comune deve vigilare di più - è quanto afferma il presidente dell'VIII circoscrizione Marco Frasca Polara, in merito al crollo di alcune barriere antirumore del cantiere di via Amari -. Più volte abbiamo registrato in questo cantiere diverse anomalie e criticità. Da ultimo ricordo le pietre fatte schizzare dalla trivella sulle vetrine dei negozi e sui marciapiedi. Ora è toccato alle barriere antirumore che potevano abbattersi sui pedoni. Occorre intervenire subito e ristabilire le condizioni di sicurezza del cantiere a tutela dei lavoratori e dei cittadini».
© Palermomania.it - Il giornale di Palermo a 360°
Lascia un tuo commento
Questo articolo ha ricevuto
Segnalazione
Se vuoi segnalare disservizi, se hai già inoltrato la tua segnalazione mai ascoltata dall'amministrazione!
Approfondimenti
Opinioni a confronto
Articoli più letti