Si rivela decisamente un’arma a doppio taglio l’isola pedonale decisa dal Comune. Palermo finalmente può vantare spazi vivibili e privi di smog dove é possibile passeggiare liberamente, circondati da straordinari monumenti. La realizzazione delle isole punta alla restituzione degli spazi urbani ai cittadini, a migliorare la vivibilità ,e soprattutto, a favorire il senso di appartenenza dei palermitani al proprio territorio.
La nota dolente, però, riguarda soprattutto i commercianti che, ad oggi, hanno visto solamente un netto calo dei profitti e nessun beneficio dopo la decisione del Comune di limitare il traffico. Un crollo del giro di affari che si aggira intorno al 50%, più di 3 milioni di euro che si perderanno in un anno con conseguenti licenziamenti. Inevitabili i sit-in e le proteste dei negozianti che si scagliano contro le pedonalizzazioni della giunta Orlando.
Una situazione che sta portando i commercianti storici all’esasperazione. Dure sono le critiche di molti negozianti della zona, nei pressi principalmente di piazza Sant’Anna.
In via Vincenzo Cantavespri, una via adiacente a piazza Sant’Anna, la signora Zangla, titolare di un negozio di abbigliamento commenta la decisione della giunta comunale di Orlando: “Fortunatamente il mio negozio è in un’area ancora in parte aperta al transito ma i problemi sono evidenti. Non è stata per niente pubblicizzata l’istituzione delle isole pedonali e le persone che si recano da queste parti sono sempre di meno. Il comune non ha rispettato nessuna promessa - afferma la signora Zangla - e i servizi sono nulli. Nessuna pulizia giornaliera, nessun parcheggio o abbellimento della piazza. Il turista è poco attratto e i cittadini preferiscono andare in zone dove è possibile posteggiare comodamente piuttosto che rischiare di prendere la multa. Ho anche proposto di pagare le eventuali contravvenzioni ai miei clienti”.
Un bellissimo monumento stile barocco, la chiesa di Sant’Anna, ubicato nell’omonima piazza, pochi turisti, cassonetti della spazzatura pieni e negozi semi-deserti, è questo ciò che è possibile ammirare, durante il giorno, addentrandosi nel quartiere di “Lattarini”. La sera, invece, tutto si trasforma. Centinaia di ragazzi nei pub della zona e un’atmosfera che sembra una lontana parente della desolazione pomeridiana.
Non utilizza parole dolci, nei confronti dell’assessore comunale alla mobilità Giusto Catania, nemmeno il titolare di uno dei negozi storici d’abbigliamento nei pressi di piazza Sant’Anna, il signor Angelo Sirchia. “L’assessore Giusto Catania non prende in considerazione le lamentele di noi negozianti e non fa nulla per venire incontro alle nostre esigenze. Non c’è mai stata disponibilità da parte sua e se una persona gli parla lui si distrae con il cellulare. Tutto quanto è stato organizzato male - afferma il commerciante - non sono state rispettate le promesse e ci sentiamo presi in giro. La pavimentazione è brutta, una signora stava per cadere pochi giorni fa. Non esistono navette e posteggi ,come invece, era stato promesso. I profitti sono calati vistosamente e si va avanti con fatica. La gente - continua il signor Sirchia - sa che c’è l’aria pedonale e non viene più nella zona. I clienti mi chiamano dicendo di non avere la possibilità di venire per mancanza di posteggi e per l’elevato traffico nelle zone circostanti. Per riuscire a guadagnare, ho anche mandato i miei impiegati in alcune zone per facilitare l’acquisto dei prodotti ai clienti”.
La signora D’Arca, della ditta Allegri è verosimilmente speranzosa e si affida al ricorso al Tar, la cui decisione verrà presa giorno 4 novembre. “Abbiamo fatto ricorso - spiega la titolare del negozio Allegri, in piazza Sant’Anna - e aspettiamo risposte. L’assessore Catania afferma che la situazione deve rimanere così. A me potrebbe anche andare bene che chiudono le strade ma occorrono i servizi. Due piante, distribuite al centro della piazza, non bastano per abbellire e attrarre un turista o un cittadino palermitano. La desolazione è totale. Il turista viene, fa le foto alla chiesa chiusa e poi va via. I cassonetti sono sempre pieni di spazzatura e non esistono parcheggi. Spero che le cose cambino nel migliore dei modi perché la situazione è drammatica”.
Su questo argomento, nei giorni scorsi, si è espresso il diretto interessato, l’assessore alla Mobilità, Giusto Catania. "È assurdo dire che la crisi del commercio a Palermo sia frutto delle pedonalizzazioni nel centro storico. In realtà è successo che, solo nel 2011, esattamente un anno dopo l'apertura del Forum, hanno chiuso in città oltre 3 mila piccole imprese di artigiani e commercianti. La mia domanda - conclude Catania - è quante altre realtà hanno dovuto chiudere per effetto dei centri commerciali e non per le pedonalizzazioni?"
Fonte: Foto by Alessandro Bellomonte
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