A pochi giorni di distanza dalla visita del premier Renzi a Palermo e dalla stipula del “Patto per Palermo”, che prevede lo stanziamento di alcuni fondi ministeriali per investire sulle infrastrutture e sulla mobilità cittadina e regionale, in città si tornati a parlare del tram e delle tre nuove linee che andrebbero ad aggiungersi alle quattro già esistenti. Al dibattito, che si è tenuto a Sala delle Lapidi di Palazzo delle Aquile, sono intervenuti Fabio Maria Ciuffini, urbanista, Giuseppe Gangemi, urbanista, Gianfranco Rossi, direttore dell'Amat, Maurizio Mancarella, direttore di Trenitalia per la Sicilia, e Rosario Filoramo, capogruppo Pd al Consiglio comunale, che ha coordinato l’incontro.
#Palermo2017 ci fa pensare a qualcosa di nuovo, anche se per ora la mobilità cittadina vive una fase di transizione in tema di tram e, soprattutto, di ztl. Si è, quindi, pensato alla mobilità nel nuovo piano regolatore che ridisegna la città del 2030 nella speranza che il trasporto pubblico si sostituisca a quello privato.
Partendo da quello esistente e dalle prime quattro linee di tram si è parlato anche delle prossime 17 fermate dell’anello ferroviario che saranno aperte all’interno della città. Tecnici ed esperti del settore si sono confrontati con Amat, Trenitalia e gli urbanisti che la città la disegnano. Presenti in aula alcuni consiglieri comunali, rappresentanti di associazioni e movimenti, ambientalisti e semplici cittadini. Manca poco e il Consiglio comunale sarà chiamato per discutere e approvare il nuovo Prg, per questo è stata utile un’assemblea coi palermitani per ascoltare la voce di tutti.
«Il tram sta cominciando a piacere ai palermitani - ha dichiarato il direttore Amat Gianfranco Rossi - l’opera è stata realizzata con grandi nomi europei ed è costata 320mln di euro di cui gran parte fondi europei, e c’è ancora spazio per captare ulteriore domanda. Pensiamo alla circolare che ci siamo inventati come quarta linea, i cui numeri di passeggeri crescono di giorno in giorno con un incremento delle obliterazioni».
Rossi, inoltre, ha anticipato il primo tram “catenary free” che passerà su via Libertà dove correrà silenziosamente su un binario e in un percorso senza fili.
In un legame tra passato e presente si è anche avuto modo di guardare delle diapositive sovrapponendo il vecchio tram che passava su via Roma con quello che, probabilmente, proprio su questo asse viario tornerà a passare. E dovrebbe tornare a funzionare anche la linea che conduce a Monreale, la cosiddetta "Green way" che, chi non l’ha conosciuta, ha avuto modo di vedere da vecchie foto in bianco e nero.
«Fino allo scorso anno la Sicilia veniva regolamentata da leggi nazionali - ha spiegato il direttore regionale Trenitalia, Maurizio Mancarella - dallo scorso 30 dicembre abbiamo finalmente anche noi una nostra regolamentazione. La tratta Palermo Catania porta circa 1000 passeggeri al giorno, a prescindere dal crollo che c’è stato lo scorso anno nel viadotto Himera. Lo stesso progetto di sviluppo lo vogliamo portare sulla Messina Palermo, e sullo snodo cittadino palermitano. Dalla stazione Notarbartolo intanto si lavora per il raddoppio, per offrire un vero servizio metropolitano alla città. Operiamo quindi per realizzare un modello d’offerta integrato col gommato, pensando anche all’integrazione tariffaria. Dicembre 2016 sarà la data in cui ci sarà la prima apertura del doppio binario, e vorremmo creare un servizio che abbraccia il bacino di tutto l’interland palermitano comprese le zone costiere, arrivando fino a Bagheria da un lato e all’aeroporto dall’altro. Nel servizio che pensiamo auspichiamo a tempi di intervallo di 30 minuti, tempistica che per ora vige solo per Palermo centrale-Giackery, che col nuovo contratto di servizio, affidatoci dalla Regione Sicilia, si estenderà a tutto il nodo cittadino».
Le tratte su ferro e i tempi di percorrenza sono stati alcuni degli spunti sui quali si sono soffermati i relatori, seguiti poi dagli interventi di coloro che si erano già scritti in una lista per proporre delle controproposte o chiedere delle delucidazioni, in particolar modo su ciò che si farà nel prossimo futuro a Palermo in tema di mobilità.
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