Nonostante siano stati disposti dei cambiamenti per i varchi di accesso al porto, e si rallenta il flusso turistico, in via Crispi e dintorni il traffico non rallenta a diminuire. E probabilmente andrà a peggiorare con l’apertura delle scuole. I lavori per la realizzazione dell’anello ferroviario procedono a rilento, ed è ancora più caos in città. Ecco l’interrogazione del deputato alla Camera Riccardo Nuti (M5S) ai ministri Delrio, Padoan ed Orlando affinché si aprano gli occhi sulla problematica situazione palermitana. L'atto è stato anche sottoscritto dai parlamentari palermitani a Montecitorio (Di Vita, Di Benedetto, Lupo e Mannino). Il primo commento quindi è il seguente: «Commercianti falliti a causa delle opere eterne. Che fine hanno fatto i monitoraggi sull'andamento de cantieri annunciati da Italferr?»
«La Tecnis non ce la fa e Palermo è nel caos – prosegue il Deputato - lo Stato rescinda il contratto per la realizzazione dell'anello ferroviario e affidi i lavori ad altre società». Nuti, in nome dei cittadini e commercianti, torna pertanto a chiedere lo stop dei “lavori-lumaca”, attualmente in corso in città, ad opera della società recentemente coinvolta in pesanti vicende giudiziarie, e invoca il passaggio di mano delle opere a terzi.
«Non è più accettabile – afferma poi il deputato – che nonostante i clamorosi ritardi, Comune e Rete Ferrovia Italiana (Rfi) continuino a concedere nuovi lavori. Ci sono commercianti falliti a causa di queste opere-lumaca in vari punti della città, da Via Amari a Viale Lazio, altri stanno per abbassare definitivamente le saracinesche. Per non parlare dei residenti esasperati, del traffico in tilt e dei turisti sbalorditi davanti a tanto caos».
«Noi – continua il parlamentare – non abbiamo nulla contro opere che possano potenziare il trasporto pubblico, anzi. Ma queste assegnate a Tecnis, in realtà sono opere che finora stanno potenziando soltanto il conto corrente di pochi, vista l'esponenziale crescita del costo dell'opera, passato da 70 milioni di euro a oltre 154 milioni . La Tecnis ha toppato clamorosamente la tempistica dei lavori e Delrio, Padoan e Orlando non possono far finta di nulla, mentre questa società continua a incassare soldi per finti SAL (stati avanzamento lavori)».
Nella speranza che vengano date notizie relative al monitoraggio che Italferr (società controllata da Rfi) dovrebbe aver svolto sui cantieri della Tecnis dopo la delibera dell' Anac del novembre 2015, così conclude: «Abbiamo chiesto la relazione di Italferr per capire cosa ha visto questa società che tutti gli altri palermitani finora non hanno visto. Anche l'amministrazione comunale ha annunciato più volte monitoraggi, probabilmente fatti coi paraocchi, visto che è evidentissimo che i cantieri procedono più lentamente di una tartaruga».
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