Cinquemila nuovi alberi a Palermo per arricchire il patrimonio verde della città. È questo l'obiettivo di "Rimboschire Palermo, il progetto presentato stamane a Palazzo delle Aquile, che nasce per alberare e colorare la nostra città attraverso l’inserimento di alberi che ben si amalgamano con i nostri impianti forestali, tipici del Mediterraneo.
A spiegare il progetto a Palermomania.it è l’assessore comunale al Verde, Francesco Maria Raimondo, insieme ai tecnici della sua amministrazione che operano al lavoro di rimboschimento a Palermo.
A seguito dei lavori di tram, dell’anello ferroviario, e di altre opere pubbliche, il progetto è stato inserito per rimediare a ciò che è stato tolto e per colmare alcune lacune che si sono determinate a causa dell’invecchiamento degli alberi nei giardini storici.
La principale novità riguarda l’impianto di 5000 alberi di specie legnosa e di media e piccola taglia, viste le esigenze di gestione e sicurezza, e di un contesto urbano che necessita di strade e marciapiedi stabili. Purtroppo ben conosciamo i disagi odierni legati a questo aspetto, che sono un po’ le conseguenze di cattive gestioni e potature sbagliate poste in essere nel corso del tempo. La ricerca condotta dai tecnici dell’Assessorato si muove proprio in questo senso: nei nuovi impiantamenti si cercherà di non ripetere gli errori del passato e, nello stesso tempo, di dare attuazione a richieste o a pareri dei cittadini.
Il piano prevede l’impianto di questi 5000 alberi e alberelli, di cui 2000 sono a totale carico dell’Amat, responsabile per i progetti del tram, soprattutto lungo gli assi interessati ai lavori e, dato che non entreranno tutti lungo questi assi, si andranno ad arricchire le zone limitrofe delle linee 1,2,3 del tram. Nelle zona occidentale della città, che non è interessata dai lavori di risarcimento o di compensazione Amat, se ne farà carico il Comune. Per queste zone sono previsti inserimenti di alberelli, che saranno circa 1000, quali il lercio e il carrubo.
Vi saranno inoltre degli interventi diretti del Comune per 2000 piante, di cui circa 160 interesseranno i platani di via Libertà, mentre 40 il roseto, ed ancora, 1000 alberi sono stati donati dai gruppi di ricerca ecologica, mentre altri 300 interesseranno la zona del parco di villa Turrisi, curando così un territorio incolto. Attraverso i prossimi interventi, si andranno a risarcire anche i giardini storici della città, i cui alberi si sono ammalati, andranno quindi 500 alberi al Parco della Favorita, ed altri 500 sono previsti per alcune alberature cittadine. Ciò che invece non è previsto è la compensazione e il risarcimento per l’anello ferroviario, che sarà comunque a carico dell’Ente Ferrovie, intanto sono state avviate delle proposte ma ancora è tutto da stabilire.
Per quanto riguarda l’Amat, le piante non sono funzionali a risarcire il bosco perduto. Per la linea 1, ad esempio, la funzione è quella di portare la campagna alla città e per questo si è pensato agli agrumi e, quindi, ad alberelli ben gestibili ma che comunque necessitano di essere curati costantemente.
L’impegno non sarà solo quello dell’Amministrazione di piantare, ma anche quello di chi poi dovrà occuparsi della cura del nuovo verde cittadino. Un altro buon proposito è quello di aver pensato, oltre al leccio, di introdurre i rosati, indicati per ripopolare la zona verde di uccelli. La funzione è quindi di rinverdire e dare nuova vita alla natura in città. Infine, altri 500 impiantamenti andranno a riqualificare il contesto delle aree Unesco, come il Ponte Ammiraglio.
Soddisfatto il sindaco Leoluca Orlando che ha così commentato: «Dalla mobilità sostenibile ai lavori per il tram, che stanno portando gli alberi. Questo è un segnale importante per l’attenzione a non consumare il suolo ma recuperarlo». L’idea del Sindaco è che un giorno l’asse della Circonvallazione si colori di verde, e che si possa recuperare anche la zona della Bandita, magari colorata anch’essa di verde, oltre che di blu.
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