Oltre alle esigenze legate all’incontro tra domanda e offerta di lavoro è essenziale che al centro dell’interesse e dei bisogni ci sia il cittadino. È questo lo spirito sul quale si incentrerà il nuovo sportello per l’erogazione dei servizi per il lavoro, presentato stamani a Palazzo delle Aquile dal sindaco Leoluca Orlando, dall’assessore alle Attività produttive, Giovanna Marano, e dai responsabili di Anfe Sicilia, che gestiranno il servizio, essendosi aggiudicato il progetto, in sinergia con le azioni già avviate dall’Area Lavoro, Impresa e Sviluppo Economico.
Il nuovo sportello, che si trova presso la sede Suap in via Ugo La Malfa 34, sarà attivato proprio con l’inizio della primavera, dal 21 marzo 2016, e sarà aperto al pubblico il lunedì e il giovedì dalle ore 9 alle 13 e il mercoledì dalle 15 alle 17. Dopo una prima risposta, verrà inoltre esaminata un’esperienza di decentramento, per la quale si pensa al quartiere di Brancaccio.
I servizi forniti dallo sportello saranno quelli dell’accoglienza, informazione, colloqui di primo e secondo livello, poiché il lavoro deve essere creato e non solo cercato passivamente, avviando e promuovendo anche il precorso dell’auto imprenditorialità. Inoltre, è importante che svolga un ruolo di supporto per dare input a chi cerca lavoro verso nuove esplorazioni, incrociando nello stesso tempo le volontà e le capacità delle imprese.
«Vogliamo confermare la volontà dell’Amministrazione di occuparsi del lavoro in una comunità che ha bisogno di tante cose - afferma il sindaco Orlando - e questo va fatto con un radicale cambiamento culturale. L’Ente deve quindi promuovere sviluppo in una dimensione comunitaria, partendo dalla messa a punto dei bilanci del comune, a maggior ragione adesso che abbiamo uno dei migliori bilanci a sud di Roma, e siamo in condizioni di pensare allo sviluppo. L’Amministrazione comunale entra così a gamba tesa nel mondo del lavoro mentre i cittadini devono comprendere che è tempo non del posto di lavoro ma del lavoro per se e gli altri. Se ci sarà il cambio culturale siamo sicuri che questo sarà un successo».
Il progetto, presentato dall’Anfe, coinvolge tutti i soggetti che si inseriscono nell’intermediazione del mondo del lavoro, e rappresenta anche una bella sfida, considerando che dal fronte della formazione non si sta vivendo uno dei periodi migliori. Lo sportello si propone, inoltre, obiettivi importanti, quali occuparsi degli ultimi, mettendo al centro della propria azione la qualità dei servizi offerti e naturalmente la persona. Viste le riduzioni dei fondi in Sicilia e lo scarso sostegno al reddito per chi perde il lavoro, creare lavoro risulta ancora più difficile, come difficile è anche l’inversione culturale, poiché si cerca di incentivare il lavoratore ad attivarsi. Pertanto, i servizi offerti ai cittadini si baseranno sul “fare impresa”, e i settori considerati saranno i seguenti: donne, giovani, immigrati e over 50, che sono spesso i soggetti più deboli.
Nello stesso tempo, è importante capire quali siano i servizi professionali di cui necessitano le imprese, tenendo presente anche la nuova normativa sull’”Alternanza scuola-lavoro”, e si cercherà altresì di tutelare botteghe e mestieri tradizionali.
«Questo è un ulteriore passo per garantire ai cittadini e alle imprese l’offerta di politiche personalizzate a sostegno dell’occupazione e dell’occupabilità, sostenibili nel tempo e collegate alle condizioni e ai bisogni del territorio - aggiunge l’assessore alle Attività produttive, Giovanna Marano -.Riteniamo indispensabile cimentarci sul fronte dei servizi che intervengono a sostegno dell'autoimprenditorialità delle persone, per continuare ad alimentare quell'ecosistema territoriale che accompagni e sostenga la crescita e il successo delle idee a favore di uno sviluppo fertile anche del tessuto di microimprese».
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