Raccontarsi all’indietro, domandarsi il perché dei compromessi cui spinge la vita, difficile persino per un boss a capo di una rock band, imbottito di droga e alcol e ormai al punto di porre fine alla propria esistenza.
È un romanzo intenso, intriso di mistero, efferatezze e cultura pop anni ’80, quello di Emiliano Ereddia, scrittore ragusano al suo esordio narrativo, dopo anni di musica e televisione; “Per me scomparso è il mondo” ( pp.240, €15,00, Corrimano Edizioni, maggio 2014) - edito dalla neonata casa editrice siciliana Corrimano - è un racconto personale e corale, cinico e spiazzante, dagli echi lirici e cinematografici, mondo, quest’ultimo, al quale Ereddia non è di certo estraneo, ma che al contrario sfrutta sapientemente per colorire luoghi e dialoghi.
Il romanzo inizia con il suicidio del protagonista e narratore, boss (questo il suo nome lungo tutta la narrazione), un musicista rock a capo di una band – banda, composta da personaggi che gli ruotano intorno, che compiono azioni che vanno oltre la legalità: Staisereno, Bros, Doc, Poldo, e le guardie del corpo P e Q. Loro li chiamano segreti. E segreti sono anche i pensieri del protagonista, che vede la vita dileguarsi davanti ai suoi occhi senza interrogarla perché sa che non ha risposte. C’è però una risposta da dare al Figlio di Puttana Perfetto, un conduttore televisivo, che ha il video dell’ultimo segreto del nostro eroe, nudo con una fan minorenne; sarà quel video il ricatto scatenante, il motivo per cui dovrà dire addio a un’intera carriera. Ma, bisogna cedere al ricatto?
Una narrazione dal ritmo concitato, dove l'uso narrativo della seconda persona non esclude il lettore, anzi lo chiama a giudizio costantemente; pagine dinamiche in cui Ereddia dà prova di una sua personale versione del Postmoderno, mescolando creativamente memorie cinematografiche e letterarie: da Terry Gilliam a Bret Easton Ellis, David Foster Wallace e Quentin Tarantino.
"Ereddia impugna e punta come un'arma la seconda persona singolare – commenta l'editore Francesco Romeo – e condisce il suo stile personalissimo con ridondanze e ripetizioni, in un continuo tentativo di venirne a capo, per riprendere il filo del discorso, senza però mai perdere quello del pensiero."
Il libro verrà presentato venerdì 30 gennaio alle 18.30 alla Booq (Biblio Officina Occupata di Quartiere) di vicolo della Neve, 10. Dialogherà con l'autore Alfonso Geraci; modera per Booq Caterina Spina. Introducono gli editori Dario Ricciardo e Francesco Romeo.
Un’occasione di lettura che si apre all’incontro delle più nuove espressioni di letterarietà, un incontro da non perdere per gli amanti di libri, musica e letteratura.
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