Una favola per famiglia con dentro non solo il Natale, ma addirittura un Babbo Natale in persona (credibile come può esserlo solo Diego Abatantuono). Nessuna volgarità e ammiccamenti da cinepanettone doc, ma esattamente il contrario: in "10 giorni con Babbo Natale" di Alessandro Genovesi, dal 4 dicembre su Prime Video, c'è sempre e solo un clima da favola nel raccontare di questa famiglia in crisi composta da Carlo (Fabio De Luigi) e Giulia (Valentina Lodovini).
I Rovelli, già protagonisti di "10 giorni senza mamma", sempre di Genovesi, sono ancora alle prese con la divisione dei rispettivi compiti, ma a ruoli rovesciati.
Se nel primo film a lavorare tutto il giorno era lui, e Giulia invece in casa con i tre figli, ora è un Carlo disoccupato ad essere diventato un perfetto "mammo" cinquantenne che però ancora spera di trovare lavoro. E i tre figli? Non sono affatto facili: a parte la più piccola, la dolcissima Bianca (Bianca Usai), c'è il dodicenne Tito (Matteo Castellucci), fan di Hitler e sonnambulo violento, e, infine, l'adolescente Camilla (Angelica Elli) così impegnata per l'ambiente da fare sciopero a scuola per la salvezza dei gorilla.
"Mi sembrava un'occasione, per raccontare una storia di Natale piacevole, l'idea di metter un elemento fantastico in più in commedia come ho fatto con Babbo Natale - dice il regista -. E - aggiunge - siamo stati abbastanza fortunati anche con il Covid che se ha fatto fermare le riprese a fine febbraio, quando mancava ancora il girato in Lapponia, ci ha permesso poi di girare a luglio".
Abatantuono invece polemizza divertito della situazione Covid in Italia: "Sembra che quest'estate se non andavi in discoteca non potevi sopravvivere e poi è successo quello che è successo. Da parte mia sono rimasto nella mia casa di campagna molti mesi a piantare alberi e a vedere tutti in film viventi".
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