Delfini e balene vivono in società simili a quelle umane: si chiamano per nome, parlano diversi dialetti e vivono in gruppo, aiutandosi a vicenda. Il tutto grazie alla grandezza dei loro cervelli e ad attività cerebrali sofisticate come quelle dell’uomo.
A rivelarlo è un nuovo studio, pubblicato sulla rivista Nature Ecology & Evolution, che ha esaminato 90 specie differenti e per la prima volta ha preso in considerazione l'ipotesi dell'esistenza di un "cervello sociale" esistente in questi mammiferi marini, trovando una correlazione tra dimensioni del cervello e tratti sociali e culturali. "L'encefalizzazione - si legge nella ricerca - indica la sofisticata cognizione sociale degli esseri umani, incluso il linguaggio, gli obiettivi condivisi, l'insegnamento, il consenso e l'empatia. Queste abilità promuovono e stabilizzano le interazioni sociali di gruppo".
Allo stesso modo, delfini e balene hanno sviluppato un'intelligenza sociale, necessaria a favorire la sopravvivenza di gruppi grandi e complessi. Questo li avrebbe portati a collaborare e parlare tra di loro e disporre di dialetti regionali. La caccia avviene in gruppo e i membri più anziani trasferiscono le loro nozioni in merito a quelli più giovani. Non solo: dei suoni particolari, emessi da alcuni di loro, si sospetta possano essere dei veri e propri nomi, utilizzati per riferirsi al singolo.
"Le nostre capacità di interagire e di coltivare relazioni sociali ci hanno permesso di colonizzare il pianeta", ha commentato la dottoressa Susanne Shultzha, autrice dello studio, "Sappiamo che delfini e balene hanno cervelli molto grandi e sofisticati, quindi hanno creato una cultura marina simile a quella umana. Purtroppo non potranno imitare le nostre metropoli e tecnologie avanzate, poiché non hanno sviluppato i pollici opponibili". Eppure, nonostante le somiglianze comportamentali, cervello umano e cervello dei mammiferi marini non condividono la stessa struttura. "I cetacei hanno molti comportamenti sociali complessi, simili a quelli degli esseri umani, ma hanno strutture cerebrali diverse dalle nostre", ha dichiarato il dottor Kieran Fox, neuroscienziato dell'Università di Standford, "La domanda dunque è: come possono strutture del cervello molto diverse dar vita a comportamenti sociali e cognitivi molto simili?".
I risultati potrebbero aiutare i ricercatori a capire come gli esseri umani abbiano avuto successo. Si tratterebbe di un'ulteriore passo avanti nello studio di questi straordinari mammiferi, che già in passato avevano rilevato degli atteggiamenti particolari. Secondo un recente studio, una conversazione tra delfini "simile a quella umana" è stata registrata nel mar Nero: uno speciale sistema di registrazione audio ha annotato i suoni emessi e stando ai risultati, tra i fischi e i "click" dei delfini è possibile identificare 5 "parole", il cui significato, però, non è ancora stato chiarito. Le conversazioni e la cooperazione, inoltre, non si limiterebbe alla propria specie. Immagini raccolti da un drone mostravano delfini e balene nuotare insieme: una scelta che suggerisce una cooperazione attiva tra i due diversi mammiferi.
© Palermomania.it - Testata Giornalistica registrata al Tribunale di Palermo n° 15 Del 27/04/2011
Lascia un tuo commento
Questo articolo ha ricevuto
Approfondimenti
Opinioni a confronto
Articoli più letti