Una donna forte, dal gran temperamento, ostinata e prepotente, temeraria e combattiva, Emma Dante si gode la sua ribalta. Ex attrice, diplomata presso l’Accademia Silvio D’Amico, ha atteso per anni la sua rivincita, ma sarà durante il rinascimento teatrale siciliano, dei primi anni ’90, che la sua personalità d’autore spiccherà il volo.
Oggi all’età di 46 anni, nel suo look dark, torna nella sua terra natia con il suo esordio come regista al Teatro Massimo di Palermo, dove il 18 gennaio inaugurerà la stazione 2014 con “Le sorelle Macaluso”.
Sul palcoscenico verrà narrata una storia matriarcale che coinvolge una famiglia formata da sette donne: Antonella, Lia, Pinuccia, Gina, Maria, Cetty e Katia. Dopo la morte di Antonella, le sorelle si soffermano nel ricordo, nel rievocare storie, sognare, ridere e piangere delle loro vite ormai segnate.
Il tema della morte ha un ruolo centrale come la stessa regista racconta parlando della sua opersa: "È tanto che ci lavoro e tra due anni vorrei farlo diventare un film. È uno spettacolo poetico, sospeso, con una grande interpretazione delle attrici, di cui sono molto contenta. È la storia di sette sorelle, del figlio di una, del padre e della madre. Siamo al funerale di una di loro, ma anche la morta lo ignora, perché è come se i morti non riuscissero a staccarsi dai vivi e i vivi dai morti. Non c'è violenza, stavolta. Tutto è tenero, dolce. È un abbraccio, una carezza".
L’opera, frutto del teatro sperimentale, verrà ospitata anche dal Teatro Biondo di Palermo, così come stabilito dal nuovo direttore Roberto Alajmo, il quale ha voluto restituire all’istituzione culturale del territorio un’artista residente.
"Ero abituata a lavorare fuori casa: finita la giornata mi ritrovavo in luoghi dove la memoria dei sentimenti è astratta. Ora esco dalle prove e sono alla Vuccirìa, tra strade e persone dove sono cresciuta, faccio la spesa, il salumiere mi saluta, mi chiede anche come è andata, se il tenore ha fatto o no i capricci...".
Fonte: palermomania.it
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