Lasciano intendere un cambiamento rivoluzionario del prossimo Festival di Sanremo le parole di Fabio Fazio nuovo conduttore e direttore artistico della kermesse più famosa della musica italiana.
"Sembra esagerato, ma sotto certi aspetti faremo la rivoluzione a Sanremo". Lo spiega in una lunga intervista esclusiva, che compare sul numero di 'Tv Sorrisi e Canzoni' in edicola da domani. Ma Fazio rivela altre proposte choc: ''Abolirò l'eliminazione dei big: in 14 partono e in 14 arrivano alla finale. Ma la vera novità consiste nel fatto che per la prima volta nella storia di Sanremo ogni cantante presenterà non una, ma due canzoni inedite. In pratica, in ciascuna delle prime due serate si esibiranno 7 big e ognuno presenterà due canzoni inedite. Saranno dei veri e propri miniconcerti”. Quasi come una sorta di jolly, potremmo dedurre.
L’intento di Fazio è quello in un certo senso di “svecchiare” il Festival di Sanremo. E sembra intenzionato anche a trasformare Sanremo come un festival dove la musica la fa da padrone puntando però anche all’allegria, per questo il suo obiettivo è quello di riuscire a coinvolgere anche Luciana Littizzetto: “Immagino per lei una co-conduzione. Se deciderà di starci, sarà sorprendente il modo in cui interpreterà il ruolo della “valletta mora” e della “valletta bionda“. Continuando ha detto: "Il linguaggio che vorrei privilegiare al festival 2013 è quello del divertimento".
Cambiamenti ed evoluzioni che vengono fuori anche grazie al suo grande entusiasmo per la nuova avventura che sta per iniziare. Inoltre, rivelando altre news inedite, ha spiegato: "Dal giovedì, i 14 big si sfideranno con la canzone scelta dal pubblico. In questo modo do la possibilità ai cantanti di rischiare qualcosa, di non presentare quello che spesso viene chiamato il brano 'sanremese', ma di proporre anche qualcosa di più originale o bizzarro. Questo meccanismo ha il vantaggio che costringerà tutti a ragionare di canzoni, a riportare la musica al centro del Festival. E in un certo senso torneremo al vecchio 45 giri, quello con il 'lato A' e il 'lato B'". Inoltre, richiamando l’importante impatto mediatico che il festival ha sempre avuto e che di certo avrà, ha continuato dicendo che “ il Festival è uno strumento talmente importante che può essere utile anche per affrontare grandi temi, anche se la musica resterà sempre l'elemento narrativo fondamentale”.
Un festival tutto da scoprire e rivalutare in chiave moderna. Si spera, quindi, che la nuova edizione in cui vedremo Fabio Fazio al centro della scena, possa portare a un concreto “svecchiamento” non solo del programma ma anche e soprattutto della musica italiana, da un po’ di tempo incentrata più sull’intrattenimento, che sul suo valore artistico e sensoriale.
Fonte: redazione palermomania.it
© Palermomania.it - Il portale di Palermo a 360°
Lascia un tuo commento
Questo articolo ha ricevuto
Approfondimenti
Opinioni a confronto
Articoli più letti