La magia del Natale è entrata nel vivo. Addobbi, presepi, angeli, tradizioni, riti e sapori enogastronomici accolgono cittadini e turisti in un clima di festa da Nord a Sud.
Ma anche oltre confine. Coppie di Babbi Natale e Befane appesi, in compagnia di Re magi e tante statuine, sorridono ai bambini incuriositi da decine di bancarelle che una dietro l'altra si lasciano visitare nei mercatini natalizi, il maggiore richiamo in questo periodo in piccoli e grandi centri. C'è chi prende addirittura un aereo per raggiungere Austria, Germania, Francia e Svizzera (e le compagnie sono organizzatissime per questo tipo di viaggi) per godersi un week-end magari a Vienna, Innsbruck e Salisburgo o Monaco di Baviera con l'obiettivo di fare un giro nei celebri mercati di Natale.
C'è chi, invece, novità di quest'anno, sceglie di navigare lungo il Danubio o il Reno soffermandosi nelle località con le piazze colme di coloratissime bancarelle (alcuni tour sul sito www.crocierissime.it ). Insomma tutti pazzi per i tradizionali mercatini di fine anno ma non solo per turismo. L'esigenza di risparmiare ha dato una mano alla popolarità di queste vere e proprie fiere del regalo.
La crisi, infatti, non ha frenato la frenesia di scartare i doni sotto l'albero. E nonostante le incertezze economiche che continuano a pesare, le famiglie nostrane spendono meno ma non rinunciano assolutamente a pacchi e pacchetti. In nome del risparmio, dunque, una valida soluzione (lo è da qualche anno a questa parte) è comperare prodotti tipici nei caratteristici mercatini di Natale dove è possibile trovare di tutto, dai gadget ai sapori locali. La conferma arriva anche dalle stime della Coldiretti: circa dieci milioni di italiani, a partire dal ponte dell'Immacolata, acquistano i regali nei tradizionali mercati di fine anno per una spesa di 430 euro a famiglia.
Di anno in anno i mercatini di Natale che affondano le proprie radici in Germania nel XIV secolo (a Dresda nel 1434 si svolse la prima fiera che la storia documenti) aumentano aggiungendo località italiane e europee da segnalare in una mappa geografica del Natale. Nel nostro Paese i più famosi sono al Nord complice l'influenza di tradizioni mitteleuropee e l'atmosfera - casette di legno e neve - che scava nell'immaginario collettivo. Come non citare i mercatini di Merano e Bolzano, visitati ogni anno da turisti provenienti da tutto il mondo accolti da un clima festoso tra musica, artigianato (legno, vetro e ricami) e prodotti della gastronomia locale.
Nell'area del Sud Tirolo c'è poi Bressanone con la sua tradizione secolare legata al presepe. Il mercatino di Natale a Brunico che unisce il desiderio di fare acquisti con l'arte: si svolge lungo le vie più antiche della città e permette quindi al visitatore di osservare anche la scenografia degli edifici medioevali.
Via poi verso il Trentino e il Bellunese con il folklore e un'atmosfera sospesa nel tempo tra presepi, tradizioni ed eventi dedicati ai più piccoli a Vipiteno, Sarentino, Lana, Chiusa, Levico, Trento, Andalo, Arco, Baselga di Pinè, Cortina e Belluno.
A Rovereto il Natale è anche nel segno dell'incontro tra popoli. Il mercatino natalizio non propone solo l'artigianato locale. La città ospita infatti una mescolanza tra i tipici prodotti nordici con quelli mediterranei e concerti che mixano le melodie popolari trentine con canti folkloristici del Salento e sonorità austriache.
Ma se i mercatini del Trentino Alto Adige raccolgono fama anche all'estero, quanto a clima natalizio e prodotti artigianali non sono da meno quelli di Piemonte e Valle D'Aosta. Oltre al consueto mercato di Borgo Dora a Torino, a Susa si ripete l'evento 'Stella Cometa' che l'anno scorso ha accolto oltre 12.000 visitatori. A Govone, in provincia di Cuneo, nelle due settimane prima del 25 dicembre viene allestito il Paese di Natale, una festa che vede folletti e fatine fare gli onori di casa a ospiti e visitatori mentre l'ultimo giorno della manifestazione, Babbo Natale in persona consegnerà a tutti i bambini i regali da mettere sotto l'albero. Clima di festa, musica e spettacoli anche in Val d'Ossola e sulla sponda piemontese del Lago Maggiore per tutto il mese di dicembre.
Ad Aosta nel periodo dell'Avvento torna il Marché vert Noël, divenuto ormai un evento consolidato. Più giù in Liguria ed esattamente a Torriglia, in provincia di Genova, il presepe fa rivivere la Natività (con personaggi a grandezza naturale) ambientandola all’interno del paese, tra gli archi, i vicoli, le case, le aie e i risseu ancora intatti.
Per chi vuole unire la passione per la montagna alla caccia al regalino, c'è la fiera di Livigno (Sondrio) dove gli stand del mercatino propongono il tradizionale vin brulé e i dolci speziati natalizi. E poi nella latteria ci si può abbandonare alla tradizionale merenda dell'Avvento che ripropone i sapori della merenda di montagna che veniva gustata prima di andare in stalla la sera.
Il 'Natale a Cremona' ha un tocco vintage per le appassionate della moda. Dalle borse di Hermès e Chanel agli oggetti di design degli Anni Settanta, Vanitas apre al pubblico più glamour in cerca di capi che provengono da epoche e stili diversi.
A Bologna è la Fiera di Santa Lucia a farla da padrona nel periodo dell'Avvento: tra una bancarella e l'altra delizie gastronomiche, prime tra tutte il torrone, e caratteristiche statuine per il presepe.
Luce, ghiotte sagre, mercatini e i colori della campagna rendono piacevole ai visitatori il Natale in Toscana. Tante le manifestazioni. A Palazzuolo sul Senio, in provincia di Firenze, tra l'artigianato e i prodotti tipici nel caratteristico mercatino si possono ammirare le creazioni della mostra 'Il villaggio dei 1000 presepi'. Fiere a San Michele in Foro (Lucca) e a Torrita di Siena dove si può cenare immersi in un'atmosfera medievale nei locali del centro storico.
E mentre Pisa ospita l'artigianato alle Logge di Banchi e in Largo Ciro Menotti, a Firenze arriva puntuale nel mese di dicembre 'Weihnachtsmarkt', mercato di Natale Nostalgico Tedesco. Piazza Santa Croce viene occupata dalle Christkindlmarkt, le caratteristiche casette di legno traboccanti di oggetti per il presepe, per la casa, per l’addobbo dell’albero e tante golosità tipicamente tedesche.
In Toscana, come in altre regioni del Centro, è facile poi che i mercatini diventino regno dell’antiquariato. Così gli amanti dell'arte antica hanno la possibilità di fare un salto ad Ascoli Piceno dove nel centro storico medioevale la fiera dell'antiquariato, collezionismo e artigianato è divenuta per loro un punto di riferimento. Altre iniziative simili in Abruzzo e in Umbria: a Città di Castello, in provincia di Perugia, si può girare tra i banchi di 'Retrò, mercatino delle cose vecchie ed antiche'. Mentre il borgo di Fara San Martino (Chieti) rievoca la Betlemme di un tempo con il presepe vivente, un evento che coinvolge tutto il paese.
Ma non si può pensare al presepe senza citare Napoli, patria del 'presepe napoletano' che costituisce una realtà sé stante. Da San Gregorio Armeno a Spaccanapoli si susseguono le botteghe degli artigiani del presepe dove è possibile reperire non solo le classiche statuine di magi e pastori ma anche creazione moderne non senza un ironico accenno all'attualità.
E nella Capitale cosa succede a Natale? Basta il nome di una delle più famose piazze del centro storico: Navona. Da quasi cent'anni infatti questa piazza si veste di colore, luci, addobbi e balocchi per la gioia di bambini e di adulti. A Roma c'è spazio anche per la solidarietà: tra le mura quattrocentesche di Palazzo Velli, nel cuore di Trastevere, si svolge il mercatino di Natale di Emergency dove è possibile trovare numerose idee per fare un regalo con un pensiero rivolto anche alle vittime di guerra e i poveri. Tutto il ricavato, infatti, sarà destinato al Centro pediatrico di Emergency a Nyala in Sud Darfur, Sudan. Insieme ad Emergency il Natale è solidale anche a Milano, Torino, Savona, Livorno e Reggio Emilia.
Al Sud le fiere conservano spesso i tratti delle feste religiose. Per gli appassionati dei presepi artistici, il Salento, è uno dei territori che offre diversi appuntamenti. A Lecce come a Salice Salentino le opere di cartapesta, create dai più importanti artisti locali, allestiscono i presepi. Ad Otranto va di scena il presepe medievale con cavalieri, dame e soldati che sfilano lungo le vie allestite da bancarelle di artigiani e commercianti del tempo in un clima giocoso tra danze e tornei tipici del periodo storico.
In Sicilia il Natale è caratterizzato fortemente da lunghe tradizioni religiose e culturali espresse attraverso le tipiche feste del fuoco, soprattutto nei centri montani, in cui si rinnovano 'luminari e zucchi', i grandi falò che vengono accesi la notte della Vigilia per riscaldare la venuta di Gesù Bambino nell’attesa della messa di mezzanotte. E in alcuni casi, il suono dei canti degli zampognari accompagna di rito.
Fonte: adnkronos
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