Dall’8 al 17 novembre a Ravenna, la regista Cristina Mazzavillini Muti, porterà sul palco del Teatro Alighieri la “Trilogia d’autunno”. Già nel 2012, il Ravenna Festival, aveva messo in scena la trilogia verdiana costituita dal “Rigoletto, la Traviata e il Trovatore”, registrando, con grande stupore, più di dieci mila presenze. Questa volta il progetto teatrale è incentrato sui testi del Bardo, al quale Verdi si è ispirato, ovvero: “Macbeth", "Otello" e "Falstaff". Anche questo nuovo appuntamento ha annunciato il tutto esaurito. La formula utilizzata, in questo omaggio a “Verdi & Shakespeare”, è stata definita anti-crisi - "fatta di nude quinte e di uno spazio in cui muovere pochi e semplici elementi, scale e scalette, cunei che diventano piani inclinati, passerelle, cassoni... Cose che si scompongono e ricompongono per assorbire di volta in volta luci e visioni differenti" – ha così spiegato la regista, illustrando le scarne risorse con le quali lo spettacolo è stato costituito, minimizzando i costi sugli allestimenti e la scenografia. L’idea di fondo è partita dalla costituzione di un team dove lo spirito di iniziativa ha portato a gareggiare per la realizzazione di idee straordinarie a prescindere dalle fondi finanziare disponibili e a sfruttare le risorse del computer, per dare adito ad una società e ad un’epoca dell’alta tecnologia.
La squadra è costituita dal light designer Vincent Longuemare, il visual designer Davide Broccoli, lo scenografo Ezio Antonelli e il costumista Alessandro Lai. Per quanto riguarda l’orchestra, Cristina Muti ha voluto sentitamente sottolineare che i cantanti sono quasi tutti debuttanti e sono stati scelti non solo per la voce, ma anche per l'aspetto: “Oggi i giovani sono abituati a un livello audiovisivo molto alto che non va tradito". L’Otello godrà di una rappresentazione suggestiva, in giochi di luci, ombre e atmosfere cangianti, che rispecchieranno gli stati d’animo dei personaggi. Il Falstaff prenderà vita attraversa le proiezioni sognanti dei luoghi verdiani, raffiguranti pianure agresti. Infine il Macbeth coinvolgerà con immagini sovrannaturali e magiche.
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