La scorsa estate impazzava la moda dei Pokemon Go, con centinaia di ragazzi che vagavano con in mano lo smartphone nell’intento di “catturarli tutti”. Adesso però questa tendenza potrebbe costare 3 anni e mezzo di carcere a un blogger russo, accusato di incitamento all’odio religioso.
Il 22enne Ruslan Sokolovsky quest'estate ha postato su Youtube un video girato nella Cattedrale sul Sangue di Ekaterinburg, una chiesa ortodossa russa, a circa un chilometro e mezzo da Mosca, nel luogo dove lo zar Nicola II, la sua famiglia e alcuni domestici furono uccisi.
Il video mostra il ragazzo intento a vagare tra i corridoi dorati della chiesa, non per ascoltare una predica, ma per catturare Pokemon col suo smartphone.
Il ragazzo, ha poi concluso il video con una ennesima provocazione: “Ma, sapete, non ho catturato il Pokemon più raro che avrei potuto trovare lì: Gesù. Hanno detto che non esiste, quindi non ne sono poi così sorpreso”.
Le autorità russe non hanno gradito l’impresa del giovane che lo scorso autunno è stato arrestato, con l’accusa di incoraggiare l’odio religioso. Durante il processo i procuratori hanno chiesto per lui 3 anni e mezzo di carcere, per aver violato “il diritto alla libertà di coscienza e di credenza”.
"Posso essere un idiota, ma non sono certamente un estremista", ha dichiarato lui. "È una barbarie, non capisco come sia possibile. Eppure sembra realmente possibile".
In molti si sono schierati in difesa del giovane blogger, sostenendo che la potenziale punizione sarebbe una "restrizione alla libertà di parola". Amnesty International ha definito Sokolovsky un "prigioniero di coscienza", criticando il governo russo di aver arrestato il blogger "solo per l'esercizio pacifico del suo diritto alla libertà di espressione".