Il 16 e il 17 agosto Vinicio Capossela sbarcherà in Sicilia con le sue due tappe conclusive del tour intitolato “Rebetiko, esercizi allo scoperto”. Domani, Capossela suonerà al Teatro Valle dei Templi e il concerto sarà un connubio perfetto tra il sound rebetiko della Grecia ed uno scenario dominato dai templi illuminati, propri del glorioso passato della Grecia. Venerdì 17 invece si esibirà al Teatro Antico di Taormina e sarà affiancato da un ospite d’eccezione: il grande Psarantonis, lo Zeus con la lyra, (come lo chiamano a Creta). Inoltre completano il circuito musicale Glauco Zuppiroli, contrabbasso – Manolis Pappos, bouzouki – Ntinos Chatziiordanou, accordeo’n – Vassilis Massalas, baglamas e Dimitrios Emmanouil, percussioni.
Il rebetiko è musica nata da una catastrofe-dichiara l’artista- da una grande crisi e da una colossale migrazione. Ha dentro di sé il cromosoma della ribellione e della rivolta individuale. E' musica che viene dal basso e che si condivide a tavola, come un'eucarestia. E "Rebetiko Gymnastas" viene pubblicato ora, nel momento in cui un intero mondo sta sparendo, perché nei momenti di difficoltà è bene abbracciarsi. Una corda intrecciata a più fili ha maggiore resistenza. Questa musica offre ad ognuno la possibilità di ballare da solo nel centro di un abbraccio. Questo è il nostro abbraccio alla solitudine di ognuno”
Un tributo alla patria della civiltà, a cui riconoscere il diritto d'origine ed a cui tendere una mano in un momento di difficoltà piuttosto che scaricarla ed abbandonarla perchè non più sufficientemente produttiva, secondo matematiche pratiche economiche. Rebetiko Gymnastas è intitolato così perchè è un lavoro uscito nell'anno delle Olimpiadi, e come dice lo stesso Cappossela, è un esercizio di ribellione ed identità. Il live che ne è venuto fuori, sui palchi di questi giorni, è coerentemente intitolato “Rebetiko Gymnastas – Esercizi allo Scoperto”. Queste di “Rebetiko” sono prove ginniche che riguardano alcune vecchie canzoni, ripassate con l’esercizio di un modo di vivere e di suonare. Musicalmente sono spezie forti, che vengono da oriente, ma che sanno anche rimanere ferme al loro posto.
Sono pezzi e temi già noti che rivestono la tuta ginnica e tornano a sedersi.
Artista eclettico, versatile, visionario e terreno, sapersi rinnovare ed avere cose da dire non è cosa scontata. E Vinicio Capossela non manca di questo, anzi: la “arte musicale” si rinnova e si trasforma generando scenari d’altri tempi ma allo stesso momento innovativi che lasciano riflettere e coinvolgono. Dunque, appuntamento con ben due date in due splendidi scenari da togliere il fiato.
Fonte: redazione palermomania.it
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