"Con sei inediti, potevo fare un nuovo disco. Ma a me piace fare dischi sempre diversi. E quindi questo è un prolungamento di D.O.C., il prossimo sarà completamente differente, figlio di un'altra ricerca e di un altro viaggio". Zucchero racconta così "D.O.C. Deluxe Edition", la versione dell'ultimo album pubblicata con sei nuovi brani, tra cui "September" con Sting. "Dire grazie a questa pandemia è oltraggioso. Ma è grazie a questa situazione che sono stato più in contatto con artisti amici, come Sting e sono nati progetti e collaborazioni".
"Lo streaming non fa tanto per me, ho bisogno del contatto con il pubblico", dice puntando poi il dito contro le istituzioni ree di essere poco interessate al mondo della cultura.
"Non si parla di musica, né di teatro o cinema. Eppure le manifestazioni per farci sentire ci sono state. Ma finché si considera il nostro lavoro solo un divertimento non andremo lontano. Serve più attenzione e soprattutto vorrei che arrivassero alle maestranze i soldi promessi. Intanto alla mia gente penso io in prima persona fino a quando non ripartiremo".
Ma è la politica in generale ad averlo deluso un po'. "Non mi sento più tanto rappresentato per quello che sono le mie origini, per l'ideologia con cui sono cresciuto. E' tutto un po' annacquato". A non fare per lui neppure i social: "Stanno a me come la cravatta al maiale. Ai bacini preferisco la stretta di mano".
Fonte: Ansa
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