Avere ragione. Da quanti anni affermo che gli Usa spiano tutto e tutti?
Niente di che, bastava esaminare usi e costumi di Washington fin dalla fine della Prima guerra mondiale (anche approssimativamente e senza essere analisti ben pagati) per capire che quella era la primaria attività dei servizi americani in patria e nel mondo.
Oggi esce fuori l'interesse di Obama pure alle attività di Silvio Berlusconi, presidente del Consiglio italiano e fedelissimo servitore degli interessi Usa in Italia e nel mondo.
Non mi frega nulla evidenziare, in questa sede, i riflessi odierni di quella attività di spionaggio e neppure quelli che portarono alla rovinosa e indecente caduta dell’ex Cavaliere.
Mi soffermo, invece, su una riflessione che nessun commentatore credo abbia fatto in proposito: la figura “barbina” dei nostri apparati di sicurezza!
Gli yankee spiavano il Capo del Governo e i suoi collaboratori e nessuno se ne è accorto? È mai ammissibile qualcosa di questo genere? A cosa servono servizi segreti civili e militari che non siano capaci di svolgere il proprio compito istituzionale di difesa della Nazione, proteggendo da intrusioni telematiche e ambientali chiunque le rappresenti?
A parte la prevedibilità di tentativi di questo genere, è mai possibile che la cosiddetta sicurezza non fosse in grado di scovare le intercettazioni?
Mica di uno, due giorni ma ripetute per anni. Ne risponderà qualcuno? Sono sicuro di no, i nostri servizi e il governo attuale sono impegnati a impartire lezioni ad al-Sisi e agli egiziani sul come indagare per il caso Regeni.
Però io, che non riesco (quasi) mai a non dirla tutta, non ci credo molto alla incapacità dei nostri 007 e propenderei per una bella complicità con quelli della Nsa e della Cia, già comprovata con il caso del sequestro e rapimento di Abu Omar, l'imam "terrorista" consegnato di fatto agli Usa con la benedizione postuma di Napolitano e Mattarella che hanno graziato gli agenti Cia colpevoli.
Berlusconi causa quei fatti, forse, ci perse la carica, ma i nostri servizi di sicurezza hanno perso la faccia.
In calce faccio sommessamente notare come pure Milano, e chissà quante altre procure, spiavano Berlusconi, i collaboratori e pure le sue olgettine. Neppure loro si sono accorte di essere a loro volta intercettate. La famigerata Procura di Roma indagherà pure su questo aspetto?
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