Da diversi giorni sono travolto (come lettore, ascoltatore e teleutente) da uno tsunami di notizie tutte non confortanti che, appena messo il piede fuori casa, risento pure nelle discussioni della gente comune. Per non scrivere di internet ove, sui social e nei siti dei notiziari telematici, si ritrovano i commenti di tutti (me compreso) a tutto.
La tragedia del piccolo Loris assassinato (presumibilmente) da una madre snaturata; l’esplosione (a scoppio ritardato) di Mafia Capitale con aggrovigliato sistema di corruzione (tipico della partitocrazia) di cui beneficia(va)no delinquenti di tutte le specie e derivazioni politiche e sociali; lo sciopero generale di Cgil e Uil con corollario di incidenti (pochi) e polemiche (tantissime) all'interno della stessa sinistra; la Merkel che ha “cazziato" l'Italia e Renzi per le continue bugie sulla tenuta dei conti pubblici; infine, solo per chiudere questo minimo elenco con qualcosa di estero, l’ammissione dei crimini della Cia ai danni dei malcapitati prigionieri. Ognuno di questi argomenti ha migliaia, forse milioni, di commentatori ed esperti. Per cui il mio parere lascerebbe il tempo che trova mescolandosi agli altri.
Trovo doveroso, pertanto, porre in rilievo, segnalandolo a quanti non lo abbiano seguito, come ci sia a Radio Uno Rai la trasmissione di Fiorello intitolata “Fuori Programma”, in onda la mattina alle 8,30 con numerose repliche flash giornaliere. Una vera oasi ove poter sorridere per diversi minuti abbeverandosi alla fonte della migliore satira politica e di costume, mai travalicando buon gusto ed educazione. Fiorello, Gabriella Germani e altri artisti, riescono a "rendere l'idea" di ciò che trattano mediante la reinterpretazione di personaggi che, spessissimo, non sono sicuramente simpatici a tanti di noi. Ci basterà ascoltare la fantastica Boldrini della Germani e il Marino di Fiorello per riprender coraggio con un sorriso nelle varie fasi della giornata.
Non essendo certamente un critico radiofonico mi corre obbligo spiegare a chi avesse letto fin qui il motivo del presente intervento. Prima di tutto perché ritengo dalla mia modesta esperienza personale che prendersi qualche pausa di respiro dallo tsunami di cui sopra non possa che far bene. Poi perché, essendo io spesso fortemente critico con Radio Uno per la faziosità di tante trasmissioni di informazione, mi sembra doveroso segnalarne una che riesca a farla satiricamente benissimo.
Ringrazio per l'attenzione a questo che, anche per me, è un “Fuori Programma”.
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