Sì, deve cessare. I cinque poliziotti risultati positivi al test Tbc sono più che sufficienti per imporre il blocco di una vera e propria invasione. Perché di invasione trattasi, fondamentalmente. Che adesso presenta, era ampiamente prevedibile, anche e soprattutto il conto dal punto di vista igienico-sanitario. Cioè, in parole povere, pericoli per la salute pubblica. Gianni Tonelli, segretario nazionale del Sap (Sindacato Autonomo Polizia), che intervisteremo, ha già dichiarato, adnkronos.com: "Cinque poliziotti in servizio a Catania sono risultati positivi al test di Mantoux che attesta la presenza di infezione tubercolare e quindi di Tbc: tutto questo perché il ministero dell'Interno e il dipartimento della Pubblica sicurezza hanno tenuto nascosto, per circa venti giorni, il fatto che durante uno degli sbarchi di immigrati avvenuto i primi di giugno è stata riscontrata la presenza di infezione Tbc in uno degli stranieri. Tra maggio e giugno sono sbarcati al porto di Catania circa 2.659 immigrati. Tutti i servizi sono stati effettuati dai poliziotti senza adeguata profilassi preventiva, senza protezione individuale e senza una cabina di regia da parte della prefettura, che nei fatti ha lasciato tutti allo sbando. E in uno di questi sbarchi, esattamente quello avvenuto ai primi di giugno, è stata accertata la presenza di un soggetto affetto da Tbc. Per oltre venti giorni c'è stato silenzio assoluto da parte della nostra amministrazione; poi, tutto il personale impiegato in quei servizi è stato sottoposto al test di Mantoux, che ha riscontrato la presenza di una infezione tubercolare latente. La questura di Catania ha informato i colleghi interessati, 5 persone, che ci sarebbe voluto un mese per fare le analisi oppure avrebbero dovuto provvedere in proprio. Uno scandalo, una vergogna senza fine. La prossima settimana incontrerò il ministro dell'Interno Alfano, al quale chiederò spiegazioni, valutando anche azioni giudiziarie a tutela del personale in divisa e dei propri iscritti". Replica del Dipartimento di Pubblica Sicurezza: "Il personale della Polizia di Stato, potenzialmente esposto, viene regolarmente sottoposto ai controlli medici stabiliti nel documento della Conferenza Stato Regioni del 1998 e dalle successive linee guida del Ministero della Salute. La positività al test di Mantoux, riscontrata in alcuni casi, non è indice né di contagio né di malattia. Pertanto è assolutamente escluso che i dipendenti, positivi al test, possano contagiare terzi". Nella maggior parte dei casi, tale positività può farsi risalire ad epoca precedente l'espletamento del servizio, verosimilmente anche in età infantile. Per l'unico caso in cui, dopo un primo esame negativo, è stata rilevata successivamente la positività sono stati effettuati, senza oneri per il personale, accertamenti clinici di secondo livello che hanno sinora escluso la presenza di una malattia in atto". È vero: la positività al test non è indice di malattia. È vero: per fortuna è cessato l’allarme circa il caso di sospetto vaiolo, identificato poi come varicella. E allora? Bisogna per forza trovarsi in presenza di casi conclamati? Perché il pericolo esiste, inutile mettere le mani avanti e fare finta di niente. Gli ex clandestini provengono da zone nelle quali certe gravissime patologie, in Europa ormai debellate, sono presenti. Qui si sta rischiando grosso! Ai danni degli operatori delle Forze dell’Ordine e dei cittadini italiani. I motivi che mi costringono a esprimere parere del tutto negativo su questa operazione li ho già manifestati coram populo, inutile ripetere. Come inutile e patetico risulta il tentativo di sottrarsi a precise responsabilità. L’invasione, infatti, è strettamente collegata ad altrettanto precise decisioni politiche: abolizione del reato di clandestinità e, in precedenza, istituzione del ministero dell’integrazione e affidamento dello stesso all’attuale eurodeputata Kyenge. Sono stati messaggi indiretti (mica tanto!) che hanno provocato un vero e proprio esodo. Fenomeno che con l’accoglienza non ha nulla a che vedere, sia chiaro. E che la si smetta una volta per tutte di lanciare vero e proprio fango, cioè accuse di xenofobia e razzismo, a chi invoca solo un minimo di prudenza, di raziocinio. Lezioni di “cristianesimo a convenienza” appaiono del tutto inopportune, specialmente se provengono da ambienti fondamentalmente atei. Cui prodest? Nulla avviene casualmente. Esistono motivi politici, qualcuno sostiene anche economici, che hanno trascinato il Paese in un vortice d’isteria. E qui un autentico mistero. Posso capire la politica e le sue strategie, ma non l’emotività che, di fatto, sta impedendo a milioni di cittadini di vedere la realtà. E comportarsi di conseguenza. Quale realtà? L’Italia non può accogliere tutti! L’Italia non ha peso politico in Europa, e l’Europa se ne sbatte dei nostri Comuni al collasso. L’Italia è un Paese nel quale trionfano corruzione e inefficienze. L’Italia è un Paese che presenta strutture precarie già per i suoi abitanti, figurarsi per gli altri. L’Italia è un Paese nel quale la Legge non è né rispettata adeguatamente né, in molti casi, applicata adeguatamente. Ciò comporta una tragica conseguenza: molti ex clandestini trovano nella delinquenza la soluzione dei loro problemi. Come se non fossero già sufficienti i nostri pregiudicati! Non c’è peggiore sordo di chi non vuole sentire: sono migliaia gli stranieri nelle nostre carceri. Quindi, di fronte a incontrovertibili dati di fatto, non riesco a comprendere l’atteggiamento di quei connazionali che si ostinano a non vedere, non sentire e non parlare. Lasciamo, per un attimo, perdere la delinquenza, le tradizioni e l’identità nazionale. Ma nemmeno la salute interessa? Il Governo avrebbe il dovere di fermare questo stillicidio di cadaveri. Infatti, con l'incremento degli sbarchi, sono aumentati anche i morti. Il canale di Sicilia è pieno di morti e il governo italiano ne è in parte responsabile. Il presidente del Consiglio deve annullare la missione e contrastare seriamente le organizzazioni criminali che gestiscono i viaggi della speranza, anche di fronte alla preoccupante situazione sanitaria che vede la salute del personale militare, sanitario, dei volontari, degli stessi siciliani a rischio. Auguro che il buon senso prevalga, che il premier Renzi ed il ministro Alfano rivedano i loro piani, e che la fallimentare operazione Mare Nostrum cessi immediatamente. Ha già causato danni incalcolabili, da ogni punto di vista.
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