Impiantate le prime ossa stampate in 3D su cinque pazienti. È avvenuto all’Istituto ortopedico Rizzoli di Bologna, sono state realizzate e impiantate protesi progettate su misura su cinque ragazzi di giovane età, che avevano le ossa del bacino compromesse a causa di un tumore maligno o dal fallimento di una protesi precedente, potranno in breve tempo tornare a camminare e a muoversi.
La progettazione "su misura" si è basata sui dati e le misure del bacino di ogni paziente, ricavati tramite tac e risonanza. È stato così identificato il pezzo che andava sostituito, differente per ogni paziente.
Dopo la rimozione della parte di osso malato, i chirurghi hanno impiantato la nuova protesi che si va a incastrare alla perfezione con gli elementi circostanti. Le protesi impiantate a Bologna sono in titanio. Si tratta dei primi casi in Italia, il secondo al mondo.
«Il vantaggio è una ricostruzione che è la più appropriata possibile dal punto di vista anatomico dei rapporti tra femore e bacino. In poche parole, dopo l’intervento i pazienti hanno maggiore possibilità di riprendere a camminare correttamente» ha spiegato Davide Donati, direttore dell’Oncologia ortopedica del Rizzoli che ha eseguito gli interventi.
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