Emissioni diesel sempre più pericolose. Secondo uno studio pubblicato su “Nature”, circa un terzo delle emissioni da veicoli pesanti, come bus e track, e oltre la metà di quelle delle auto in 11 aree del mondo, superano i limiti consentiti di ossidi di azoto. Tale eccesso di emissioni avrebbe causato circa 38mila morti premature nel mondo solo nel 2015.
I veicoli diesel producono circa il 20% di emissioni di ossidi di azoto prodotte dall'uomo e nonostante in alcuni casi i limiti siano stringenti, "i veicoli attualmente emettono più ossidi di azoto nella vita reale rispetto ai test di laboratorio", si legge nello studio. Questi “veleni” nell’aria causerebbero, dunque, malattie cardiache, respiratorie e altre patologie mortali.
Lo studio promette di approfondire la vicenda “Dieselgate” e il caso dei test delle auto truccate. Inoltre, la ricerca, ha esaminato le emissioni nel 2015 dai veicoli diesel in 11 mercati (Australia, Brasile, Canada, Cina, Ue, India, Giappone, Messico, Russia, Corea del Sud e Usa): aree che insieme totalizzano circa l’80% delle vendite di veicoli diesel.
Ebbene, in queste aree, secondo le stime, sono state emesse 4,6 tonnellate di ossidi di azoto in eccesso nel 2015, con i veicoli pesanti a farla da padrone in tutte le zone eccetto l'Ue. Nel Vecchio continente, infatti, le auto sono il principale colpevole. Gli autori suggeriscono che, implementando gli standard per il controllo dei veicoli pesanti in paesi che non li hanno ancora adottati, si potrebbero evitare 104 mila morti premature entro il 2040.
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