Mantenere la necessità della ricetta medica per l'acquisto in farmacia della cosiddetta pillola dei 5 giorni dopo, il contraccettivo d'emergenza a base di Ulipristal. Potrebbe decadere, invece, l'attuale obbligo di effettuare il test di gravidanza prima della prescrizione del farmaco per escludere una gravidanza in corso.
Sarebbe questo l'orientamento della Commissione tecnico scientifica (Cts) dell'Agenzia italiana del farmaco (Aifa), che ha tuttavia deciso all'unanimità di attendere il previsto parere del Consiglio superiore di sanità (Css) prima di pronunciarsi.
E fra gli esperti del massimo organo consultivo del ministro della Salute sembra rimanga ferma l'intenzione di confermare l'obbligo di ricetta medica, così come avviene per tutti gli altri contraccettivi. Alla pillola dei 5 giorni dopo, quindi, per motivi di sicurezza, non verrebbe riservata la possibilità di essere venduto senza ricetta come accade per i farmaci da banco.
La decisione italiana si attende dopo che la Commissione europea, successivamente all'Agenzia europea dei farmaci (Ema), si è pronunciata favorevolmente alla vendita di questo contraccettivo di emergenza senza il bisogno di ricetta medica.
Non si tratta tuttavia di un passaggio automatico: l'Aifa può anche decidere, nonostante la pronuncia diversa dell'Ema, di mantenere l'obbligo di ricetta, ma in questo caso dovrà motivare in sede europea la decisione. La cosiddetta pillola dei 5 giorni dopo è un contraccettivo d'emergenza usato per prevenire gravidanze indesiderate se assunto entro 120 ore (5 giorni) da un rapporto sessuale a rischio, e agisce prevenendo o ritardando l'ovulazione.
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