Un farmaco capace di colpire e annientare le cellule tumorali nei pazienti colpiti da adenocarcinoma metastatico del pancreas. Ecco cosa è l’Abraxane, che oggi ha avuto l’ok dell’Aifa, l’Agenzia italiana del farmaco, alla rimborsabilità.
Finalmente anche in Italia questa nuova chemioterapia intelligente creata partendo dalla nanotecnologia diventa dunque, disponibile per i malati affetti da tumore al pancreas.
Paclitaxel più albumina in nanoparticelle da utilizzare in combinazione con la gemcitabina: si compone così l’abraxane che, tra l'altro, è l’unico farmaco per questo tumore approvato negli ultimi 8 anni nel mondo.
A fare la differenza in questo caso è proprio il modo in cui questo farmaco agisce grazie alle nanoparticelle. Esse applicano una azione più selettiva rispetto agli altri antitumorali, utilizzando l’albumina, una proteina che noi esseri umani produciamo naturalmente, nella quale, in questo farmaco, viene racchiuso il principio attivo della chemio, dando modo allo stesso di raggiungere con precisione le cellule malate.
«Il farmaco ha dimostrato di poter prolungare la sopravvivenza di questi pazienti. Per esempio, cosa che in passato non era mai avvenuta, si registra una percentuale (intorno al 4%) di malati con una sopravvivenza di più di 3 anni. E ancora, una riduzione del rischio di morte del 28%», ha dichiarato Michele Reni, operante presso l’Unità operativa di oncologia medica, Irccs San Raffaele di Milano.
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