Prosegue incontrastata la crescita di Internet, favorita anche dalla diffusione sempre più ampia di smartphone e tablet. Regina dei media, come emerge dal 12° Rapporto Censis-Ucsi sulla comunicazione, resta la tv sebbene i giovani preferiscano Facebook ed i social network per apprendere notizie ed informazioni. Continua la crisi dell'editoria tradizionale, con la carta stampata e i libri che, al contrario, non danno segni di ripresa.
L’Italia, stando ai dati del Censis, è il Paese con il 'digital divide’ più profondo tra giovani e anziani per quanto concerne l’uso e la conoscenza della rete: i primi usano massicciamente Internet (91,9%) e si informano principalmente sulla rete, mentre i più anziani ne fanno un utilizzo nettamente minore (27%) e continuano a preferire i canali informativi tradizionali come quotidiani e telegiornali.
La televisione continua ad avere una quota di telespettatori che coincide quasi con la totalità della popolazione (il 96,7%), con una crescita però del pubblico delle nuove televisioni: la web tv è arrivata a una utenza del 23,7% (+1,6% rispetto al 2013), la mobile tv all'11,6% (+4,8%), mentre le tv satellitari si attestano a una utenza complessiva del 42,4% e ormai il 10% degli italiani usa la smart tv connessa in rete.
Anche per la radio si conferma una larghissima diffusione di massa (l'utenza complessiva corrisponde all'83,9% degli italiani), con l'ascolto per mezzo dei telefoni cellulari (+2%) e via internet (+2%) ancora in ascesa.
I dati forniti dal Censis indicano che il 71% degli italiani naviga stabilmente su Internet, ma solo il 5,2% di essi si connette con banda ultralarga. Continua inoltre la forte diffusione dei social network: il 50,3% dell'intera popolazione è iscritto a Facebook (il 77,4% dei giovani under 30), mentre YouTube raggiunge il 42% di utenti (il 72,5% tra i giovani) e il 10,1% degli italiani usa Twitter.
Le prime cinque fonti di informazione usate dagli italiani sono i telegiornali (utilizzati dal 76,5%), i giornali radio (52%), i motori di ricerca su internet come Google (51,4%), le tv all news (50,9%) e Facebook (43,7%).
Eppure la gerarchia cambia se si considerano le fonti preferite dai soli giovani: al primo posto si colloca Facebook come strumento per informarsi (71,1%), al secondo posto Google (68,7%) e solo al terzo posto compaiono i telegiornali (68,5%), con YouTube che insegue (53,6%) ma che comunque precede i giornali radio (48,8%), e le app per smartphone (46,8%).
Gli italiani navigano su internet per ricercare strade e località (60,4% degli utenti). La funzione preferita che segue è la ricerca di informazioni su aziende, prodotti e servizi (56%). Poi viene l'home banking (46,2%) e l'ascolto della musica (43,9%, o 69,9% nel caso dei più giovani). In crescita anche l’e-commerce: fa acquisti sul web ormai il 43,5% degli utenti, ovvero 15 milioni di italiani. Il 37,1% ritiene che, rispetto ai negozi tradizionali, fare la spesa sul web sia più economico. La comodità rappresenta un vantaggio per il 32,8%, anche se il rischio che dietro si celino truffe è segnalato dal 28,7% degli italiani, mentre solo il 10,3% si fida ciecamente dei pagamenti online. Sbrigare pratiche con uffici pubblici è invece un'attività ancora limitata al 17,1% degli internauti.
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