Era l'alba del XXI secolo quando, insieme all'entusiamo per il nuovo millennio, in tutto il mondo si stavano sempre più diffondendo i display al plasma. Lo schermo piatto, i colori più brillanti, le grandi dimensioni, affascinarono il pubblico e portanono le vendite dei plasma ad un vero e proprio boom. Allora furono in tanti a pensare che fosse la “tecnologia del nuovo millennio”, ma come tutti sanno (o dovrebbero sapere), probabilmente non esisterà mai una tecnologia “definitiva”.
Negli anni successivi, infatti, vennero commercializzati i display LCD, gli schermi a cristalli liquidi, i quali rubarono sempre maggiori quote di mercato ai plasma a causa dei loro prezzi minori e della migliore qualità dell'immagine. Tuttavia, i plasma continuarono ad avere vendite sufficienti a mantenerne attiva la produzione.
Questo a breve termine potrebbe cambiare dato l'imminente arrivo sul mercato dei nuovi display Ultra HD e, in via di definizione, anche degli OLED. Le nuove tecnologie necessitano di inserire un numero sempre maggiore di pixel in spazi quanto più ristretti possibile, tale procedimento, sugli schermi al plasma è molto complicato in quanto le celle che compongono i pannelli non possono essere rimpicciolite più di tanto. Questo è anche il motivo per cui non esistono Plasma Full HD sotto i 42” e in teoria non sarebbe possibile, a meno di grossi investimenti, produrre un Plasma Ultra HD più piccolo di 80”.
Come si può facilmente comprendere, il mercato di massa raramente ricerca pannelli così grandi e per questo alcuni brand hanno già annunciato la cessazione della produzione di plasma entro fine 2013. Una ulteriore motivazione a questa decisione proverrebbe dal fatto che un Plasma Ultra HD avrebbe uno spropositato consumo di energia elettrica, cosa che oltre a far lievitare le bollette andrebbe contro i princìpi di ecologismo imposti in alcuni Paesi.
In conclusione, sembra che il mercato TV abbia scelto quale strada percorrere: nel futuro imminente display LCD Ultra HD, nel futuro prossimo OLED.
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