Aiuterebbe chi soffre di asma a respirare meglio, donando sollievo alle corde vocali e ai polmoni. Non è un nuovo farmaco, ma la tossina botulinica, il cosiddetto “Botox”. A scoprirlo un gruppo di medici australiani dell'istituto Monash Health di Melbourne.
Il trattamento, secondo quanto si legge sulla rivista specializzata “Respirology”, è stato testato su undici pazienti affetti da asma severa che soffrivano di spasmi alle corde vocali, oltre che ai polmoni. Questa tipologia di asma può causare episodi di grave mancanza di respiro e tosse ansimante, ed è spesso scambiata per asma regolare.
Le iniezioni di Botox sono state effettuate in una parte specifica delle corde vocali grazie all’ausilio di un broncoscopio che ha permesso ai medici di osservare l'interno delle corde vocali e guidare così le iniezioni. L’effetto è stato la parziale immobilizzazione dei muscoli che ha permesso alla laringe di rilassarsi e all'aria di arrivare ai polmoni, stroncando l’effetto di soffocamento.
Un mese dopo il trattamento, la Tac ha mostrato un miglioramento nelle dimensioni delle vie respiratorie e la maggioranza dei pazienti ha riportato attenuazioni significative nei sintomi di asma. Gli effetti del Botox di solito durano due o tre mesi.
Unico effetto indesiderato, al momento certo, è una riduzione nel tono della voce e, come spiegano gli stessi ricercatori, “sarà necessaria una sperimentazione su larga scala per confermare i risultati dello studio”.
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