Dopo le polemiche sollevate lo scorso 24 luglio dal Movimento 5 stelle, l’Agcom ha deciso di intervenire e ha stimato che l’introduzione, da parte degli operatori di telefonia mobile, di modalità di rinnovo automatico delle offerte ricaricabili ogni quattro settimane, e non più mensile come in precedenza, implica un aumento medio annuo della spesa di circa il 7%. Ecco quanto incide la cosiddetta “tredicesima” sui cellulari.
In particolare, le nuove sottoscrizioni a offerte ricaricabili di Wind e Vodafone hanno rinnovo automatico ogni 28 giorni rispettivamente dallo scorso marzo e da giugno. Più aggressiva Tim che, a partire dal prossimo 2 agosto, ha previsto il rinnovo ogni 28 giorni per le nuove sottoscrizioni e ha comunicato ad Agcom l’intenzione di estendere la modalità a numerosi piani tariffari dell’offerta ricaricabile già sottoscritti, con effetto, dunque, anche sui clienti già acquisiti.
Il Garante ha ritenuto «non completa l’informazione agli utenti sull’intenzione di rimodulare le offerte già sottoscritte» e ha diffidato la Tim «rispetto degli articoli 70 e 71 del codice delle comunicazioni e, conseguentemente, a prorogare di sessanta giorni, decorrenti dalla completa informativa agli utenti interessati, il termine per l’esercizio del diritto di recesso senza costi».
© Palermomania.it - Il portale di Palermo a 360°
Lascia un tuo commento
Questo articolo ha ricevuto
Approfondimenti
Opinioni a confronto
Articoli più letti