Agosto e marzo: sono i mesi in cui si registrano i picchi di nascite, "con percentuali più alte del 5-10, fino al 15% rispetto alla media annuale. Si tratta di bambini concepiti durante il periodo di Natale ed estivo", quando ci si rilassa e si ha più tempo per pensare a 'mettere in cantiere' un figlio. Risultato: anche in questi giorni, con le città vuote e gli ospedali con meno personale, migliaia di donne sono in attesa o hanno appena dato alla luce il loro bebè.
Ma niente paura: "Le maternità garantiscono il servizio in tutta sicurezza. Ci sono degli standard che devono e che sono mantenuti". A spiegarlo all'Adnkronos Salute è Claudio Giorlandino, ginecologo e presidente della Società italiana di diagnosi prenatale e medicina materno fetale (Sidip).
"La maternità, al giorno d'oggi - dice l'esperto - è vissuta dalle donne in maniera consapevole, si dà molta importanza all'esito e meno alle proprie esigenze". In calo, quindi, la tendenza a 'programmare' il parto, ricorrendo al taglio cesareo, per comodità e per evitare di ritrovarsi in ospedale a Ferragosto.
"E' importante - sottolinea - che la donna dia alla luce il bambino nel momento giusto". Per Giorlandino, infine, "bisogna smettere di 'demonizzare' il parto cesareo: e' vero, in alcune strutture il tasso di parto chirurgico e' troppo alto, ma il medico deve poter agire in scienza e coscienza, scegliendo la soluzione migliore per la propria paziente. Se il tasso è alto, ma la struttura non ha mai avuto problemi, va bene così. Bisogna uscire da ogni ideologia, e quella che sta circolando oggi sull'eccessivo numero di cesarei lo è. D'altronde, se negli ultimi 30 anni non c'è mai stata una causa legale intentata per un cesareo di troppo, mentre ce ne sono state 30mila per non averlo eseguito, un motivo ci sarà", conclude.
Fonte: adnkronos
© Palermomania.it - Il giornale di Palermo a 360°
Lascia un tuo commento
Questo articolo ha ricevuto
Approfondimenti
Opinioni a confronto
Articoli pił letti