“Arte, architetture e antiche istituzioni” è l’iniziativa promossa dalla Delegazione FAI Palermo, in occasione del più importante evento nazionale della Fondazione, per riscoprire tutti quei palazzi aristocratici della città che saranno aperti al pubblico.
“L’itinerario Arte, architetture e antiche istituzioni – spiega Sabrina Milone, Capo Delegazione FAI Palermo – quest’anno riguarderà non solo la città, ma anche la provincia, tra queste Castelbuono, Bagheria, Caccamo, Carini e Corleone. Tutte alla scoperta di testimonianze d’interesse storico e artistico, attraverso percorsi ricchi di arte che raccontano la storia delle antiche istituzioni e le attuali funzioni governative, regionali e locali, nella consapevolezza che, con la conoscenza, una comunità si riappropria di quella identità storica e culturale indispensabile per una piena partecipazione alla vita civile”.
Anche quest’anno i visitatori potranno avvalersi della guida di giovani studenti che racconteranno la storia e gli aspetti artistici dei monumenti. Sarà possibile visitare: Palazzo d'Orléans edificato nel 1775 e sede della Presidenza della Regione Sicilia dal 1947; le sale di Palazzo dei Normanni, la più antica residenza reale d'Europa e sede del Parlamento siciliano, dove attualmente si riuniscono le commissioni parlamentari. Qui sarà possibile visibile anche una parte del prospetto della Cappella Palatina, risalente alla sua costruzione, ma anche la Sala d'Ercole, aperta eccezionalmente dalla Delegazione FAI in occasione delle Giornate di Primavera (ingresso da Piazza del Parlamento). Visite guidate anche al Palazzo delle Aquile oggi sede di rappresentanza del Comune di Palermo. Conosciuto anche con il nome di Palazzo Pretorio, fu costruito nel XIV secolo e poi completamente reinterpretato in stile neorinascimentale nel 1875 dall'architetto Giuseppe Damiani Almeyda. Sarà aperto al pubblico anche il rifugio antiaereo risalente al secondo conflitto mondiale. E infine Palazzo Comitini, attualmente sede della Città Metropolitana di Palermo, ex Provincia regionale di Palermo. Un luogo che rievoca i fasti del Gattopardo con i suoi scaloni baroccheggianti e i pavimenti maiolicati, gli affreschi, le tele, i saloni damascati e la sala da ballo. Tutti i siti di Palermo saranno aperti sabato 24 e domenica 25 dalle ore 10,00 alle ore 17,00.
In provincia la Delegazione propone invece un itinerario a Bagheria, dove per l’occasione aprono Villa Naselli Aragona Cutò, Villa Filangeri di Santa Flavia e Villa Galletti San Cataldo, dove sarà possibile visitare la “camera dello scirocco”; a Caccamo il famoso Castello, mentre a Carini il Gruppo FAI ha ideato un itinerario dal titolo “Storia di una comunità tra pietre e spazi” con la visita in tre chiese solitamente chiuse al pubblico, ovvero la Chiesa del Purgatorio, aperta solo in occasione della solennità di San Giovanni, la Chiesa degli Agonizzanti e la Chiesa e il Chiostro di San Vincenzo, aperta soltanto la domenica pomeriggio per celebrare la messa. L’itinerario “Venerabili virtù - storie di Santi e di Beati” è il nome scelto dal Gruppo FAI Corleone che cura le visite alla Chiesa di San Bernardo, al Complesso Parrocchiale di San Leoluca, alla Chiesa Madre di San Martino e alla Casa Museo Madre Teresa Cortimiglia.
Sabato 24 presso l’ex Chiesa di Sant’Andrea alle ore 18,00 è previsto il concerto piano e voce accompagnato da letture di poesie.
Infine, il percorso “alla scoperta Castelbuono” racconta lo sviluppo dell’insediamento urbano di origine medievale con le visite guidate ai principali edifici civili e religiosi: il Castello dei Ventimiglia, la Chiesa dell’Annunziata, la Matrice Vecchia, la Torre dell’Orologio, il Museo Palumbo, la Chiesa di San Francesco, la matrice Nuova e la Chiesa dell’Itria. Per tutti i siti di Castelbuono l’apertura sarà sabato 24 e domenica 25 dalle ore 9,30 alle ore 13,00 e dalle ore 15,30 alle ore 18,30.
La manifestazione, oltre a essere un momento d’integrazione tra il FAI e la gente, uniti nella conoscenza della propria storia, è anche un importante evento di raccolta fondi e un’occasione per raccontare la missione della Fondazione, con un contributo da 2 a 5 euro a sostegno delle attività istituzionali del FAI.
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