Barbara Occhipinti, ragusana che lavorava a Palermo, e Riccardo Rossi, mezzo napoetano e mezzo veneto, si sono incontrati circa un anno e mezzo fa alla Missione di Speranza e Carità. Entrambi, seppur per motivi diversi, erano già legati a Biagio Conte, e in questa cornice di pace e di gioia si sono innamorati.
Oggi i due protagonisti di questa straordinaria storia hanno coronato la loro unione con un matrimonio, celebrato a Pedara, nel Catanese, lo scorso 12 febbraio, alla presenza anche del frate missionario.
Un matrimonio che da giorni fa notizia in Sicilia perché originale quanto unico: i due sposi, infatti, hanno scelto di autofinanziarlo attraverso gli aiuti di amici, parenti e gente di buon cuore, e oggi, al posto di una casa, hanno scelto di vivere in una stanza della casa famiglia “Oasi della Divina Provvidenza” di Pedara, dove Riccardo vive e lavora già da un po’ di tempo, mentre Barbara, oltre a collaborarvi, cucina per tutti i componenti.
«Tempo fa fratello Biagio aveva lasciato la missione perché abbandonato dalle istituzioni, alle quali aveva comunicato di voler lasciare i suoi 1000 poveri - inizia così il suo racconto a Palermomania.it, Riccardo Rossi -. Quando tornò a Palermo furono tanti gesti di solidarietà della cittadinanza e io, come direttore della rivista della Missione “La Speranza”, dovevo scrivere un articolo. Ho visionato diversi video e messaggi delle persone, tra cui scelsi di riportare una dichiarazione di Barbara, che a sua volta è responsabile della Missione per la raccolta. A me incuriosì molto questa donna chiesi di lei, anche a fratello Biagio. Mi venne voglia di conoscerla e le chiesi il contatto su Facebook. Iniziammo a dialogare e così mi offrì la possibilità di collaborare con lei».
Venne il giorno che si incontrarono per la prima volta e Riccardo ebbe così conferma della sua intuizione: che fosse una donna di buon cuore, oltre che bella, e il suo interesse si fece ancor più concreto. «Dopo una frequentazione di un mese circa -continua Rossi - le chiesi di sposarmi, lei non mi disse subito “si”, visto che si sarebbe dovuta trasferire. Nel contempo ci siamo uniti tutti nel pregare per farle perdere il lavoro a Palermo, arrivando così a migliaia di “Ave Marie”. E con me pregarono i membri della casa famiglia, il Rrsponsabile, ma anche fratello Biagio che riuscì, con due parole, a farla riflettere. Fu così che iniziò il suo trasloco per trasferirsi qui da noi».
Un matrimonio, quello tra Barbara e Riccardo, considerato, come dicono alla Missione “il frutto delle 1000 Ave Marie”, e benedetto da Biagio Conte. Tra gli aspetti più simbolici vi è stata la scelta degli sposi di donare come bomboniera un Rosario; ed è stata la stessa Missione a raccogliere, da più parti, per poi donarli a sua volta a Barbara e Riccardo, circa 250 rosari.
Tra amici, parenti e conoscenti sono state tantissime le persone che si sono mobilitate a favore di questi sposi speciali. «Siamo stati adottati dalla parrocchia, dal fotografo, dal coro, dal parroco con la realizzazione del messalino, dalla Casa famiglia, da chi ci ha donato le fedi, da chi ha scritto l’annuncio su Facebook - aggiunge Riccardo -. Inoltre, uno chef importante si è offerto di cucinare per noi, insieme ai ragazzi della scuola alberghiera. Abbiamo anche avuto un grande pasticcere, il parrucchiere. È stato un passaparola tra imprenditori, compreso l’appello sui social. Il nostro intento non era avere persone che collaborassero col nostro matrimonio, ci saremmo sposati comunque anche senza nulla».
«La nostra lista nozze - conclude Rossi - è stata messa in atto per aiutare tre progetti, e quindi tante persone svantaggiate. Parenti, o semplici persone che ci hanno conosciuto via Facebook, si sono mobilitati facendoci pervenire il bonifico. Noi abbiamo scelto di vivere nella Casa famiglia, anche se questa era già una mia scelta da 12 anni, mentre Barbara è qui dallo scorso dicembre. Alla Missione di Speranza e Carità siamo legati entrambi in maniera fortissima, tanto che alla cerimonia ha partecipato naturalmente anche Biagio Conte. Il nostro matrimonio, alla presenza anche di alcuni immigrati, è stato per gli altri».
Ogni dettaglio è stato solidale e ricco di significato, non solo per gli sposi, ma per tutti coloro che hanno condiviso un qualcosa, come riempie di gioia raccontare ogni bella storia, compreso il “Premio Italia Diritti Umani 2015”, da poco vinto a Roma da Riccardo Rossi, organizzato da Free Lance International Press in collaborazione con Amnesty International, che ha avuto come motivazione "la sua conduzione di vita a favore di malati terminali, disabili e indigenti e perché si dedica a dare solo buone notizie".
Con i quasi 8.000 euro raccolti, tramite le donazioni delle persone a loro care, Riccardo e Barbara finanzieranno le spese per l’impianto delle lumache che oramai è quasi completato, e che è uno dei progetti che stanno a cuore ai due sposi, che si basano su lavori manuali che possono essere ben compiuti da persone che hanno dei ritardi mentali, o da chi ha bisogno di essere reinserito in società dopo un periodo di detenzione.
Per seguire i due sposi e saperne di più, la pagina Facebook è: https://www.facebook.com/lagioiapage/?pnref=story
© Palermomania.it - Il giornale di Palermo a 360°
Lascia un tuo commento
Questo articolo ha ricevuto
Approfondimenti
Opinioni a confronto
Articoli più letti