In un quartiere degradato e a alto rischio, come il Capo, sorge il Centro Filippone dove, da ben 18 anni, opera l’associazione “Madre Serafina Farolfi”. Il Centro si trova in via Filippone 14, alle spalle dell’Accademia delle Belle arti di Palermo, accogliendo e aiutando tantissimi bambini e famiglie in gravi difficoltà che vivono nel quartiere.
L’associazione nasce nel 1997 per sostenere psicologicamente la degenza dei bambini, nonché dei genitori, presso l’ospedale pediatrico “Di Cristina”, mettendo a disposizione case alloggio, per chi giunge da lontano, che vengono affittate ad un prezzo simbolico. L’anno successivo, i volontari iniziarono anche a operare nel quartiere Capo, ed è dal 2000 che il Comune ha affidato loro il Centro Filippone, che a sua volta è un ex convento. In questi locali, ogni pomeriggio, vi giungono davvero tantissimi bambini per il doposcuola, per svolgere laboratori ed attività ludiche, o semplicemente per giocare in giardino, dove da poco è stato anche allestito un vero campetto di calcio.
Sono anni che la signora Aurora Mangano Amodio, responsabile dell’associazione “Madre Serafina Farolfi”, lamenta le varie criticità legate al sostegno morale e umano, ma soprattutto economico in merito al Centro Filippone.
In questo frangente di tempo è aumentato notevolmente il numero dei bambini che vengono ospitati ogni pomeriggio, e di conseguenza sono aumentate anche le problematiche.
«Se la situazione continuerà così, a giugno chiudo», ha dichiarato a Palermomania.it Aurora Mangano Amodio demotivata dal peso economico della gestione della struttura, aggravato da alcuni furti che il centro ha subito recentemente, dove i ladri, sfondando uno dei portoni che dà sul vicoletto, hanno portato via beni primari quali cibo, carta igienica, nonché alcuni elettrodomestici essenziali per poter cucinare e conservare gli alimenti destinati alle merende dei bambini e al sostegno delle famiglie povere.
Fare un giro all’interno del giardino del centro è come attraversare il mondo, constatando come ben si integrano bambini e ragazzi palermitani ed extracomunitari, in un’oasi verde che al Capo non si incontra facilmente. Qualche giorno fa, i volontari hanno partecipato a una marcia fino alla Cattedrale, incontrando l'arcivescovo Lorefice, il quale ha promesso che si recherà presto al centro. Ma, intanto, la signora Aurora, col sostegno delle mamme e delle famiglie del quartiere, continua senza sosta a chiedere un forte aiuto economico e umano. «Attendiamo il rifornimento del banco alimentare, e senza frigorifero non abbiamo dove conservare il cibo fresco - ha commentato Aurora Mangano Amodio -, ma la cosa più grave è che non abbiamo progetti, soprattutto soldi, anche se dovessimo chiedere l’accreditamento, comunque si devono uscire i soldi e poi aspettare i rimborsi. Ma come è possibile anticiparli se non abbiamo da dove prenderli? A questo punto vorrei che, o il Comune si riprenda il centro, gestendolo e facendosene carico, visto che l’immobile è suo, o che mi aiuti concretamente. Ora stiamo tentando - ha aggiunto la responsabile dell’associazione - di presentare un altro progetto alla Regione per il quarto anno, sperando che ci sia qualcosa per noi. Sarebbe auspicabile magari un aiuto da parte delle banche, viste le mancanze di fondi, o anche di privati».
Tra le attività che si svolgono ogni pomeriggio al centro, Aurora Mangano Amodio ci elenca, oltre il doposcuola e i laboratori, tutto ciò che si può creare con nulla, che a sua volta è ben poco per i bambini. Nella speranza che non si verifichino più furti all’interno del centro, auspichiamo che l’associazione ottenga gli aiuti di cui ha bisogno, per garantire a bambini e ragazzi di ogni età, che affollano ogni giorno il centro, le attività cui hanno semplicemente diritto.
(Per chi volesse aiutare l’associazione di volontariato Madre Serafina Farolfi col 5x1000, il codice fiscale da indicare in dichiarazione è il seguente: 97133730826).
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