Gelmini: orgogliosa del mio decreto
Università, "cancellerò il 18 politico"
"Faccio appello all'opposizione: il disagio degli studenti non va strumentalizzato. Mi auguro che l'opposizione abbia il coraggio di avanzare proposte utili per migliorare la scuola". Lo ha detto il ministro della Pubblica istruzione e dell'Università, Mariastella Gelmini intervenendo a Montecatini. Il ministro difende la sua riforma, di cui "va orgogliosa", e si dice pronta a cancellare "l'egualitarismo del 18 politico".
Dall'assemblea dei Circoli di Marcello Dell'Utri, a Montecatini Terme, il ministro ribatte alla mobilitazione di venerdì contro la sua riforma del settore, e aggiunge: "Bisogna evitare il falso egualitarismo che ha reso la nostra classe insegnante tra le meno pagate d'Europa e la nostra società tra le meno eguali d'Europa. Non è vero che ci sono pari opportunità. E' grave che gli insegnanti non abbiano un avanzamento professionale, e avanzino solo in base all'anzianità".
Il ministro difende il suo provvedimento e dice di essere "orgogliosa del decreto approvato nel penultimo consiglio dei ministri". "Non mettiamo le mani nelle tasche degli italiani - ha sottolineato -. E' un primo passo verso il cambiamento. In quel decreto abbiamo voluto rimettere al centro del sistema universitario gli studenti e le loro famiglie e per questo pur in una finanziaria complicata, abbiamo trovato risorse per le borse di studio". Sulla possibilita' di trasformare le universita' in fondazioni, la Gelmini si è detta "sorpresa, perché rappresenta semplicemente di un nuovo percorso da valutare".
"Credo di poter capire le preoccupazioni e disagi dei giovani" aggiunge il ministro. "Una parte politica li ha strumentalizzati, ma rimane il disagio e l'incertezza, e quando i giovani hanno paura per futuro vuol dire gli adulti non hanno lavorato bene. E proprio perché li capisco sono ancora più convinta che sia importante cambiare la scuola e lavorare nella direzione delle riforme.
Troppi veti, pregiudizi ideologici hanno per decenni ingessato scuola e università. Non bisogna guardare a questi mondi con lente dell'ipocrisia e del pregiudizio ma tentare nuovi percorsi. Dobbiamo avere il coraggio di cambiare, mettendo da parte la paura. Chi sta con i giovani non può che percorrere strade nuove. Le porte del ministero sono aperte a tutti coloro che vogliono dare un contributo alla nostra sfida. Le critiche vanno accettate, ma non accettero' mai di difendere situazioni indifendibili".
"No tagli a scuola e sicurezza"
"Non basta la solidarietà ai magistrati e alle forze dell'ordine, che va ribadita e rafforzata; non dobbiamo lesinare mezzi e fondi per consentire loro di condurre indagini e processi. Due cose in questo Paese non debbono subire tagli: la scuola e la sicurezza". E' quanto scrive in una lettera Walter Veltroni all'assemblea del Pd. "E sarebbe bene - prosegue Veltroni - che il governo, finalmente, ascoltasse la voce del Paese".