Normalmente quando si parla di traffico si finisce sempre per usare quei toni negativi tipici di un’analisi che vede le cose “peggiorare” nel corso del tempo.
Questa volta però, parlando dei fenomeni legati al traffico stradale e nello specifico dei sinistri, qualche buona notizia c’è.
Il riferimento temporale è quello relativo al 2014, conclusosi ormai da qualche mese. Secondo un’analisi del Centro Studi Continental, analisi partita da un’elaborazione dei dati dell’Aiscat (Associazione Italiana Concessionarie Autostrade e Trafori), nel corso dello scorso anno a fronte di un aumento del traffico dello 0.9% sono diminuiti in generale i sinistri di una percentuale pari al 3.6%.
Andando ad analizzare più nel dettaglio questo dato si scoprono altre notizie positive come il calo del numero dei feriti (-3.6% nel 2014 rispetto al 2013) e del numero delle vittime (-9.2%). Il dato positivo diventa poi più accentuato se si va a vedere il numero dei sinistri avvenuti nei tratti autostradali italiani, diminuiti in un anno del 17.3%.
Fin qui le buone notizie.
Quelle non buone si trovano invece passando dall’analisi del quadro nazionale a quello regionale siciliano che sembra essere in “leggera” controtendenza. Va detto che, rispetto all’analisi del Centro Studi Continental sopra riportata che, come detto si riferisce al 2014 e guarda l’orizzonte nazionale italiano nel complesso, i dati che riguardano invece le sole province siciliane e che sono riportati dall’ISTAT si consolidano come ultimo aggiornamento alla fine del 2013.
Prima di snocciolarli è bene premettere che la Sicilia è da sempre una Regione ad alto tasso di sinistri, con un totale regionale che nel corso degli ultimi anni ha sempre superato anche quello di altre Regioni non certo virtuose in tal senso come la Campania, e non a caso hanno preso sempre più piede portali internet dove è possibile ricevere una valutazione di mercato e nel caso mettere anche in vendita auto incidentate di tutti i tipi.
Detto questo ci sono poi i numeri con cui noi siciliani dobbiamo confrontarci e che certificano la nostra scarsa attenzione alle problematiche della sicurezza stradale. Un numero su tutti è il totale di morti e feriti a seguito di sinistri stradali. Mentre nel resto dell’Italia la tendenza degli ultimi anni è stata a decrescere, in Sicilia c’è stato addirittura un aumento, anche se molto lieve, tra il 2012 quando sono stati in tutto 17947 ed il 2013 quando invece sono stati 17978.
Palermo si conferma la provincia a maggior tasso di sinistri con morti e feriti con un totale del 2013 che sfiora le 4800 unità, seguita da Catania a quota 4000 e Messina e Trapani con quasi 2000 unità ognuna.
Questi numeri così alti nelle città principali si spiegano in parte con l’alto numero di abitanti residenti e domiciliati, in parte alla luce dell’organizzazione urbana di questi centri.
Più virtuose invece le province di Enna e Caltanissetta dove invece il totale di morti e feriti sulle strade nel corso del 2013 si è fermato rispettivamente a 380 e 930 unità.
Per il 2014 ed a seguire anche per il 2015 si spera che anche il dato siciliano possa migliorare, magari cavalcando la scia positiva che arriva da quello nazionale. Un aiuto in tal senso potrebbe arrivare dallo svecchiamento in corso del parco auto, svecchiamento che nell’arco dei prossimi mesi porterà anche sulle strade siciliane autovetture mediamente più nuove e quindi anche più sicure perché dotate degli ultimi sistemi di sicurezza attiva e passiva, diventati ormai di serie per la stragrande maggioranza dei marchi del settore auto.
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