Sono trascorsi 15 anni da quando venne siglato il progetto che ha previsto l’istituzione dell’Ufficio di Mediazione Penale, e che ha visto le firme del Sindaco di Palermo Leoluca Orlando, il Presidente di allora del Tribunale per i Minori, il Procuratore della Repubblica presso il Tribunale Minorile e il Direttore del Centro per la Giustizia minorile.
Si è così svolta stamani, presso villa Niscemi, una conferenza dal titolo “L’ufficio di Mediazione Penale della città di Palermo: tra memoria e futuro. 15 anni di esperienze e riflessioni”, e curata dall’assessorato delle Attività sociali, nella quale, grazie al contributo di ogni singolo relatore intervenuto, si sono illustrati e commentati i risultati che finora ha ottenuto il suddetto ufficio. Un percorso che in questi 15 anni ha portato avanti le principali attività, utilizzando lo strumento della mediazione come “percorso relazionale tra due o più persone per la risoluzione di conflitti di natura sociale, culturale e penale”. E proprio quest’ultimo, l’ambito penale, risulta essere tra i più delicati in quanto il conflitto si configura come reato. Ecco che, ai fini della prevenzione, si cerca di far conoscere questo aspetto, valorizzando l’importanza della mediazione fin dai percorsi scolastici.
«La mediazione è sicuramente una opportunità, una possibilità di ricucire e ricostruire relazioni - ha detto l’assessore alla Cittadinanza sociale, Agnese Ciulla -. Il nostro impegno è quello di dare continuità a queste attività, rafforzando la dimensione di rete sia con la mediazione che con la giustizia riparativa, che offrono a tutta la comunità e non solo ai soggetti coinvolti la possibilità di " restituire" cittadini migliori, che hanno sviluppato capacità relazionali e di reciproca utilità».
L'assessore ha comunicato che è già pronto per la firma il protocollo d'intesa con l'Uepe di Palermo per la sperimentazione dei percorsi di mediazione su 15 persone adulte, atti a favorire l'incontro tra l'autore di reato e la vittima dietro disponibilità di entrambe le parti.
«Attraverso un importante lavoro sinergico fra istituzioni diverse e con il privato sociale - ha commentato il sindaco Leoluca Orlando - abbiamo costruito e stiamo rafforzando percorsi che non sono soltanto di inclusione sociale, ma sono di vera e propria ri-costruzione di un tessuto di relazioni personali e umane, che spesso si è strappato come conseguenza di un contesto sociale, economico e culturale al quale le istituzioni hanno il dovere di prestare maggiore attenzione. La mediazione penale, che nella nostra realtà 15 anni fa fu il frutto di un approccio visionario di alcuni amministratori pubblici comunali ed operatori della Giustizia, è oggi una realtà consolidata, presa a modello in tanti contesti».
© Palermomania.it - Il portale di Palermo a 360°
Lascia un tuo commento
Questo articolo ha ricevuto
Approfondimenti
Opinioni a confronto
Articoli più letti