La zona ai piedi di Monte Gallo e Monte Pellegrino. Il mare sereno e limpido con rifletti argentei quando il sole picchia forte, la luna che sorride lassù, nel cielo di notte. Poesia? No, è la realtà del mare “meraviglia”, di una spiaggia con luccichii di cristallo, di una località balneare senza pari. E’ Mondello.
Dicono: “Amuninni a Munneddu!”, quando sin da aprile a Palermo è tempo di mare. Ma anche a presto si dirà amuninni alla passeggiata pedonale per la quale è stato dato il via, dopo anni di verde incolto, alla ristrutturazione e completamento della via Palinuro, tra via Galatea a via Mondello. Si dovranno attendere, secondo i calcoli del cantiere di lavoro, soltanto 240 giorni, davvero poco tempo, prima di poter passeggiare lungo la nuova pedonalizzazione che porta al lungomare. Il sindaco Leoluca Orlando definisce la realizzazione uno “strumento economico” per la borgata di Valdesi-Mondello e per Palermo. Ma c’è chi si chiede: “miracolo del periodo elettorale per il voto del 5 novembre ai candidati del sindaco Orlando?”.
Il sindaco risponde con entusiasmo: “la struttura sarà uno strumento di sviluppo economico per la borgata e per Palermo, si farà ad ultimarla entro il tempo previsto”.
Mondello è il gioiello dei palermitani, e l’Amuninni a Munneddu, da oltre un secolo ha mobilitato i palermitani alla scampagnata a mare, e ha richiamato da oltre Alpi il turista in cerca di un’oasi da godere.
Storia di vita di pescatori, di piccoli negozi aperti all’artigianato, di osterie del buon vino e spaghetti con le sarde appena pescate, di polipo bollito a vista, e rizzi di mare, di pane con le panelle, cazzilli e pane con le quaglie, e il fritto della ninnata, di spiaggia finissima libera e anche con la fitta rete di cabine di fronte al mare sempre blu, e in tempi recenti, alberghi muniti di tutti i confort, e il tradizionale punto di riferimento: il Lido di Mondello, le Terrazze.
Zona di Mondello bella, accogliente e ospitale all’insegna della solidarietà.
I disabili residenti a Palermo hanno avuto, nell’estate 2017, il loro spazio in spiaggia; l’amministrazione comunale ha avuto la disponibilità di 30 tessere per assegnarle, a turnazione nelle cabine, al lido balneare; disponibilità doverosa per i disabili, tramite Comune di Palermo e associazione immobiliare italo-belga; è augurabile che per la prossima estate, e le altre che seguiranno, possa essere ampliato il numero delle tessere, a maggior turnazione delle cabine a disposizione.
“Amuninni a Munneddu”, sin dai primi del ‘900; gruppi di famiglie partivano sulle carrozze, trainate dai cavalli a piccolo trotto, lungo il Parco della Favorita o percorrendo le strade tra Pallavicino-Tommmaso Natale-Sferracavallo. Poi la modernità ci ha regalato automobili, pullman, autobus, e l’amuninni a Munneddu divenne invito obbligato, verso il Lido di Mondello, realizzato nel 1906 dall’impresa Giovanni Rutelli; e anche invito a trascorrere le serate sulla Rotonda a due passi dalla spiaggia, al centro del grande viale, che ispirò a Fred Bongusto la sua canzone “Una rotonda sul mare” che si ballava, sulla quella rotonda, stretti-stretti e cuore a cuore. E il bagno al mare a mezzanotte, gioia e amori, strimpellate di chitarra. Tempi di giradischi per ascoltare Domenico Modugno che cantava mille violini suonati dal vento…”, di juke-box, di cantanti e, ora, di interessanti manifestazioni culturali e sportive.
A fine dell’800, la zona di Mondello era paludosa e fu bonificata affinché l’insenatura, ad arco, di mare che formava un piccolo porto naturale, diventasse, località di villeggiatura e zona salubre.
Così bonificarono, diedero ampio spazio alla spiaggia, costruirono case e ville stile Liberty e aprirono viali alberati tra campi coltivati a fave e carciofi.
Visitare e vivere a Mondello è come “leggere” Palermo nel suo positivo cammino che guarda al futuro libero e gioioso, tra Monte Gallo, Monte Pellegrino e mare, tra speranza di lavoro e giornate di festa in spiaggia. Poco conta, il resto; poco conta la politica che, in questi giorni, ha scelto Palermo come centro di laceranti tensioni politiche: conta la serenità e la speranza, che non è rassegnazione. Serenità lontana dal caos e speranza di crescita, che sia davvero tale, economica con il mondo aperto al lavoro.
Mondello vive, non solo d’estate e in primavera. Il clima mite favorisce anche in autunno e in inverso la passeggiata “a profumo di mare” e il gustare la pasta con le sarde. E allora, amuninni a Munneddu!, con gioia e speranza nel cuore.
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