Il re e la regina d’Olanda, Guglielmo Alessandro e Maxima, in questi giorni in visita in Italia, fanno tappa a Palermo. Ad accoglierli stamattina ai Quattro Canti, intorno alle 10, il sindaco di Palermo Leoluca Orlando che poi li ha accompagnati a Palazzo delle Aquile per una breve visita.
Ma la tappa più importante, suggestiva e simbolica, della breve vacanza palermitana dei reali olandesi è la visita al centro Moltivolti di Ballarò, nato tre anni fa, che è un ristorante, un co-working, ma soprattutto un laboratorio di convivenza tra culture ed etnie diverse. Il re ha recentemente ringraziato la Sicilia e Palermo: “Voglio manifestare solidarietà alla Sicilia che sta affrontando da sola e con grande coraggio la crisi dei migranti, un problema che riguarda tutti i paesi europei” ha detto. E oggi i reali incontreranno, oltre ai responsabili di Moltivolti, anche alcuni ragazzi migranti che al centro lavorano.
La coppia visiterà poi Palazzo dei Normanni e la Capella Palatina, parteciperà a un briefing in questura dove si parlerà di “collaborazione fra la giustizia e polizia olandesi e italiane” nel campo del “contrasto alle organizzazioni criminali”. Poi visiterà il monumento alla strage di Capaci in piazza della Memoria di fronte al Tribunale. Contemporaneamente il ministro degli Affari esteri e della Cooperazione Internazionale Bert Koendrs, insieme col suo omologo italiano Angelino Alfano, parteciperà alla cerimonia di chiusura del Netherlands and Italy Model United Nations (Nimun) alla facoltà di Giurisprudenza: si tratta della simulazione di un dibattito al Consiglio di Sicurezza dell'Onu in inglese su temi scottanti, come la tutela dei beni culturali e la sicurezza alimentare in zone di guerra, alla quale partecipano studenti universitari olandesi e italiani.
Presente anche il Procurato capo di Palermo, Francesco Lo Voi che ha affermato: “Questa visita dei Reali olandesi è un segnale importante perché si conferma la volontà di cooperazione con alcuni Stati europei, in particolare l’Olanda, uno Stato con il quale abbiamo già collaborato nel portare avanti alcune indagini congiunte”.
Nel video l’intervista completa.
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