E’ uno dei tesori nascosti che forse non tutti i palermitani conoscono, si trova in fondo alla via dell’Arsenale (al civico 132), quando un tempo non era una strada ma c’era ancora il mare e quando a Palazzo De Gregorio si attraccava con le imbarcazioni, ricordando così un angolo di Venezia in Sicilia. Alle spalle del palazzo, sorgeva invece un immenso giardino che si estendeva fino alle falde di Monte Pellegrino.
La storia del palazzo è molto antica ed anche tanto ricca, una dimora prestigiosa per via della posizione geografica e per la sua bellezza che ha visto alternarsi diverse famiglie nobiliari. Fu alla fine del XVIII secolo, che la famiglia De Gregorio acquistò il palazzo dal Duca di Palma, principe di Lampedusa. Durante le varie epoche storiche, la struttura ha subito diverse modifiche, come quella del 1865 che ha riguardato il prospetto, abbracciando lo stile neoclassico. Il palazzo è piuttosto grande, conta più di 100 stanze, al suo interno vi è un delizioso cortile arricchito da una fontana in stile “Roccaille”. Elegante e ben tenuto, è il piano nobile, al cui interno vi è il Salone delle Feste dallo splendido soffitto abbellito da affreschi e stucchi. Nel 1868, il marchese Camillo De Gregorio fece aggiungere una torre, bel visibile dai due lati del palazzo, che aveva la funzione di sbandieramento come segnale di avvistamento di cacciagione.
Il palazzo, inoltre, ospitò una serie di personaggi illustri, tra cui Richard Wagner che suonò il pianoforte a coda (vedi foto) nel periodo di composizione del Parsifal, ed ancora, Lord Nelson e Lady Hamilton, il Maestro di cappella Benedetto Baldi, e Paolo Lioy illustre scienziato vicentino.
La famiglia De Gregorio ha un albero genealogico piuttosto ricco di nomi e vanta personaggi importanti che si sono distinti nel campo dell’arte, della cultura, della scienza, dello sport, e c’è stato anche chi, in vita, ha avuto tutte queste capacità insieme. Andando ai nostri giorni, vi è un Antonio De Gregorio, Principe di San Teodoro, Marchese del Parco Reale, Signore della Terra di S. Teodoro e Barone di S. Basilio, che è attualmente proprietario del palazzo e vi risiede.
Palazzo De Gregorio conserva altresì maioliche, lampadari di Murano, specchiere in foglia d’oro, quadri prestigiosi provenienti da acquisti, collezioni di reperti archeologici, presepi del Matera, e poi vi è l’esposizione degli oggetti appartenuti al marchese Antonio De Gregorio Brunaccini (Palermo, 1855-1930), poliedrico scienziato naturalista, autore di numerose opere scientifiche, che spaziavano dalla geologia alla botanica, dall’astronomia all’archeologia, ed ancora, all’arte musicale, teatrale e alla fotografia. Vi è esposto anche il cannocchiale di Nelson (vedi foto), e si possono ammirare altresì ricchissimi archivi che riportano ad oggi la storia e la magnificenza di quel tempo che fu.
Palazzo De Gregorio, rientrando all'interno della manifestazione delle Vie dei Tesori, sarà visitabile, come tutti gli altri siti inseriti, anche per l'ultimo week end di ottobre coi singoli ticket d'ingresso a due euro, o col carnet al costo di un euro.
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