Se ci saranno le condizioni per farlo, i giudici iraniani "faranno del loro meglio" per ridurre la pena di Sakineh Mohammadi-Ashtiani, evitandole quindi l'esecuzione capitale.
Lo ha detto il portavoce del ministero degli Esteri di Teheran, Ramin Mehman-Parast. Il portavoce ha però nuovamente condannato quelle che ha definito "pressioni di carattere politico" esercitate dai Paesi occidentali, avvertendo che ciò può avere "effetti controproducenti".
Sakineh Mohammadi Ashtiani
Continuano, dunque, le notizie positive sulle sorti di Sakineh. La vicenda non è ancora conclusa, ma le utlime dichiarazioni lasciano aperti molti spiragli per la donna condannata all'impiccaggione per adulterio.
Due giorni fa Malek Ajdar Shariri, il capo dell'apparato giudiziario della provincia dell'Azerbaigian dell'Est, dove Sakineh è incarcerata, aveva detto di non escludere la possibilità di un annullamento della condanna alla lapidazione, già sospesa la scorsa estate. "Tutto è possibile", aveva detto il magistrato quando un giornalista dell'agenzia Fars gli aveva chiesto se la sentenza potesse essere annullata.
Fonte: tgcom
© Palermomania.it - Il portale di Palermo a 360°
Lascia un tuo commento
Questo articolo ha ricevuto
Approfondimenti
Opinioni a confronto
Articoli più letti