Dopo i momenti concitati e le tensioni di ieri, lo sgombero della famiglia abusiva di via Sadat, con un figlio gravemente malato di tumore, è stato scongiurato e rinviato al 15 marzo. In molti tra i presenti, dai comitati e associazioni, che si battono per l’emergenza abitativa, al vice presidente del Consiglio comunale, Nadia Spallitta, e il presidente dell’Ottava Circoscrizione, Marco Frasca Polara, hanno accusato l’assenza dell’amministrazione che, nonostante fosse informata della vicenda da mesi, non è intervenuta.
Palazzo delle Aquile, però, non ci sta e in un comunicato risponde alle accuse, sottolineando come «i Servizi sociali sono stati attivi già da un paio di giorni per reperire una collocazione in emergenza per l'intera famiglia presso una struttura convenzionata, qualora lo sgombero fosse stato attuato».
Da parte dell'assessorato, inoltre, è stato dato incarico ai Servizi sociali di valutare e di intraprendere a favore del nucleo la possibile sostenibilità di un percorso finalizzato all’autonomia abitativa.
In merito all’emergenza casa, la Giunta ha proposto al Consiglio comunale, nel mese di dicembre, una modifica del Regolamento per gli interventi abitativi, finalizzato proprio a rendere più facile l'assegnazione di alloggi e beni confiscati alle famiglie dove sono presenti persone con gravi disabilità.
«Speriamo che una modifica in tal senso sia approvata quanto prima - spiegano il sindaco Leoluca Orlando e l'assessora Agnese Ciulla - perché una volta operativa, questa nuova organizzazione renderà possibile dare risposte più veloci a quelle famiglie che, oltre al carico del disagio socio-economico, hanno quello della presenza di familiari con gravi disabilità, con le conseguenze che ciò comporta in termini di abitabilità e logistica degli spazi abitativi».
LA FAMIGLIA SMENTISCE IL COMUNE
Nino Rocca, esponente del Comitato di lotta per l’emergenza casa 12 luglio, ha parlato con la famiglia di via Sadat ed è stato informato sul fatto che loro non sono mai stati contattati da nessun assistente sociale, nella giornata di ieri non hanno mai ricevuto la visita di un solo assistente sociale. Nessuno del Comune ha comunicato loro che ci sarebbe un'ipotetica soluzione al loro caso.
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