Da lunedì 1 settembre al via la stagione della caccia in Sicilia. Il Tar, con un decreto depositato lunedì 25 agosto, il, ha respinto la richiesta di sospensiva sul Calendario venatorio regionale 2014-2015 presentato da Legambiente e da Comitato Regionale Onlus.
Doppiette pronte, dunque, con venti giorni di anticipo rispetto a quanto previsto dalla legge, per una stagione che, sulla carta, è una delle più lunghe di sempre: ben 5 mesi in totale con chiusura prevista il 31 gennaio 2015.
A deciderlo è stato l’assessore regionale all’Agricoltura, Ezechia Paolo Reale, con un proprio decreto che si pone in aperto e grave contrasto con le autorevoli indicazioni tecniche dell’ISPRA (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale), con il parere negativo degli esperti delle Associazioni ambientaliste in seno al Comitato regionale faunistico-venatorio e con i principi delle Direttive Comunitarie in materia ambientale, oltre che con i principi scientifici per la conservazione e tutela della fauna.
“Le premesse del “Calendario venatorio 2014-2015”, decretato dall’Assessore, dipingono la Sicilia come un incredibile paradiso faunistico: l’Isola sarebbe zeppa di animali, migratori e stanziali - si legge in una nota del WWF Sicilia -, che sono presenti dovunque ed in gran quantità. Quindi nessun problema ad allargare la durata della stagione di caccia e dare il via libera a 40mila cacciatori, ognuno dei quali potrà abbattere legalmente fino a 15 animali al giorno. Incredibile ma vero, in Sicilia, sempre secondo il decreto dell’assessore Reale, anche le specie che in tutta Europa sono in forte declino e sempre più minacciate (dalla quaglia alla beccaccia), da noi sono miracolosamente in sovrabbondanza e godono di ottima salute!”.
E l’associazione animalista ne ha proprio per tutti, dal governo ai deputati dell’Ars. “Né il Presidente Crocetta né l’assessore Reale, infatti, hanno mostrato quel minimo di doverosa attenzione alle esigenze di tutela del patrimonio faunistico; all’Assemblea regionale nemmeno uno dei 90 deputati ha cercato di contrastare questa intollerabile politica filodoppiette, ma anzi il solito manipolo trasversale di deputati(tra maggioranza ed opposizione) ha persino tentato di peggiorare le norme vigenti propugnando una liberalizzazione selvaggia della caccia! Persino il Movimento 5Stelle – che nel resto d’Italia ha sempre avuto posizioni nettamente critiche sulla caccia – a Sala d’Ercole non si oppone alla deregulation selvaggia della caccia. Anzi, un’Associazione venatoria addirittura si pronuncia pubblicamente con “un sincero grazie al Deputato “grillino” Angela Foti” che starebbe conducendo una battaglia per convincere i colleghi del Gruppo M5S ad abbandonare “la sterile ideologia” contro le doppiette”.
Le specie consentite come oggetto di caccia anticipata saranno: coniglio, tortora e colombaccio; ma, è evidente, vi sarà disturbo e anche danni diretti per tutte le altre specie. “Da anni il WWF chiede che l’apertura anticipata sia del tutto e definitivamente abolita – ricorda Angela Guardo, Delegata WWF Sicilia -: anche un solo giorno comporta un impatto gravissimo sulla fauna selvatica. Purtroppo si continua a gestire la caccia non sulla base delle esigenze e criticità faunistiche ma sulla base delle richieste ed aspettative del mondo venatorio”.
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