Sicurezza, pulizia e sanità: sono almeno tre gli aspetti della vita urbana e della condizione dei cittadini che deludono molto i siciliani, a quanto rivela la ricerca che Inthera, società di content e data marketing del gruppo Mondadori, ha condotto su un vastissimo campione di abitanti dell’Isola con il metodo Emotional Marketing, che misura anche sentimenti, gusti e desideri degli interpellati integrando in tal modo i criteri tradizionali delle indagini socio-demoscopiche.
Dall’indagine – che verrà presentata oggi alle 12 a Ragusa e discussa dal direttore di Panorama Giorgio Mulè con il governatore della Regione Sicilia Nello Musumeci – risulta in modo netto che i siciliani sono poco soddisfatti del luogo in cui vivono. In particolare, gli aspetti più problematici, dove si registra lo scarto maggiore rispetto alla media nazionale, sono la pulizia delle strade (62% poco o per niente soddisfatto), la sicurezza (43% poco o per niente soddisfatto) e i servizi sanitari (51% poco o per niente soddisfatto).
Tali problematicità fanno sì che solo il 46% dei siciliani si senta orgoglioso di vivere in questa regione (in Italia la media è del 63%) e sono ancora meno (41%) i siciliani che sarebbero felici se figli o nipoti restassero a vivere sull’Isola (ben 20 punti percentuali in meno rispetto alla media italiana). Per quanto riguarda invece la vita personale, gli aspetti che generano maggiore insoddisfazione sono i risparmi (39% poco o per niente soddisfatto) e il reddito familiare (24% poco o per niente soddisfatto). Tra incertezze economiche e ansie di sicurezza, anche il futuro non poteva che destare forti preoccupazioni, alle quali si aggiunge un senso di rassegnazione e di impotenza: il 29% pensa di poter fare poco per migliorare la propria vita e il 44% pensa che nei prossimi 12 mesi le cose andranno complessivamente peggio.
L’invadenza della criminalità, poi, è molto sofferta dai siciliani: circa 7 su 10 sono molto preoccupati per la violenza e il crimine e ritengono che le forze dell’ordine siano insufficienti a presidiare il territorio. In contraddizione con quest’ansia c’è, però, un dato: la percentuale di coloro che hanno dichiarato di aver subito un atto criminale nella località in cui vivono (11%) è più bassa rispetto alla media italiana (14%).
Ma ci sono fronti sui quali i siciliani sono soddisfatti o addirittura felici? L’indagine rivela che è la sfera familiare quella più confortevole: l’87% è molto e abbastanza soddisfatto della qualità della vita familiare, e il 64% di quella sentimentale. E anche la salute nel 64% dei casi soddisfa. Inoltre i siciliani sono gente altruista e aperta. Il 55% pensa che gli interessi della società debbano essere anteposti a quelli del singolo, e il 61% non si tira indietro, se necessario, dal dare una mano anche ad uno sconosciuto. Ne consegue che è notevole anche l’apertura nei confronti degli immigrati e in generale la disponibilità verso il prossimo: il 40% pensa che gli immigrati sono un’importante risorsa per la crescita del Paese (contro il 36% dell’Italia) e il 49% non attribuisce loro la responsabilità del degrado di molte aree urbane (in Italia tale percentuale si ferma al 38%).
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