Villa Virginia apre le porte ai turisti. Ieri, è stato possibile visitare lo splendido edificio storico grazie alla cooperativa turistica Terradamare che periodicamente organizza visite guidate, regalandoci belle emozioni.
Villa Virginia è stata realizzata tra il 1902 e il 1908 dall’architetto Filippo La Porta e sorge lungo l’antica strada Lolli, attuale via Dante al civico, 159. Dimora principesca costituisce un esempio delle opere più raffinate del periodo liberty palermitano. Inizialmente di proprietà del commendator Vincenzo Caruso, amministratore generale degli immobili dei Florio, prese il nome dalla moglie Virginia dalla quale non ebbe eredi.
Circondata da un vasto giardino, adiacente villa Malfitano di proprietà della famiglia Whitaker, l’edificio presenta una struttura a due livelli con finestre rettangolari, una solida architettura alleggerita da due torrette. Entrando si respira il clima dell’epoca, grazie alla grandiosità dello scalone costruito in quercia che conduce al primo piano, al soffitto a cassettoni, e alle vetrate policrome opera di Paolo Bevilacqua, che donano maestosità alla villa che riconduce al periodo dei Florio.
Al piano terra sono presenti i saloni, le sale da gioco e le sale da pranzo, tutti ambienti arredati con i mobili e le tappezzerie dell’epoca. Quadri e suppellettili sono originali e riportano anch’essi al florido periodo liberty della Palermo dei primi anni del Novecento. I saloni si affacciano sul giardino della villa tramite le grandi vetrate della facciata di Paolo Bevilacqua, e una delle due sale da pranzo è affrescata con immagini di stile orientale, secondo la moda del periodo, della pittrice Otama Kiyohara, moglie dello scultore Vincenzo Ragusa.
Dallo scalone maestoso si accede al primo piano, dove si ammira un immenso lampadario unico al mondo in stile liberty, per giungere nelle camere da letto arredate con i mobili originali dell’epoca, fatta eccezione per i letti di epoca contemporanea, alcuni creati da artigiani locali. Il corridoio degli armadi conduce a una camera verde con boiserie verde che costituiva lo spogliatoio della signora, mentre dal lato opposto speculare la camera che rappresentava lo spogliatoio del signore. Tra le due camere è posta la camera padronale con letto a baldacchino, unico pezzo moderno. Anche i bagni mantengono pezzi originali, come le vasche da bagno e i lavelli.
Tutto è stato ripristinato tentando di preservare il più possibile gli elementi, gli arredi e la struttura originale, anche il colore delle pareti è stato ricreato e ripreso come l’originale.
La Villa, rimasta abbandonata per un certo periodo, dopo la morte dei proprietari passò in mano al Tar che qui vi collocò alcuni uffici. In seguito il Tar la donò a Leoluca Orlando che ne fece per tantissimi anni la propria residenza. Poi, Villa Virginia che ha ospitato personalità internazionali provenienti da ogni parte del mondo, è stata messa in affitto.
(Foto di Miranda Arena)
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