Uno scodinzolio,uno sguardo languido a quattro zampe,
un unico pensiero,una richiesta imperante...
La strada,il marciapiede,quella villetta...
un girovagar sino alla piazzetta.
Lì, delicato, il ricordo.
Suona come una condanna,
un arabesque all'arabo-normanna.
E profuma...
profuma di cedro,di legni sensuali e imponenti,
e un sottofondo di note speziate, avvolgenti,
fragranze misteriose,inebrianti e seducenti.
E brilla...
brilla sotto gli ultimi bagliori di un tiepido tramonto,
il suo fulgore sembra quasi un affronto.
E attende...
attende intrepido,tra quei ciuffi d'erba, la brezza leggera
che lo sfiora col pudore d'una capinera...
E quel soffio che lo accarezza breve,
portando con sé il sapore di quell'effluvio lieve,
diffonde nel crepuscolo il suo incanto:
inesorabile eco di un vanto.
Elio Pardi
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