Se c’è un argomento sul quale non mi sento di esprimermi in modo competente è la Politica, però, come qualsiasi cittadino, mi sento in grado di azzardare talune ipotesi alla luce di numerosi commenti, articoli, saggi, opinioni, quisquiglie e pinzillacchere, formulate da una gran quantità di persone, di diversa estrazione sociale.
Tra questi, visto che il mondo per fortuna è bello perché è vario, mi permetto umilmente di inserirmi anch’io per fare le mie valutazioni, a margine di ciò che emerge dall’attuale ordito sociale, tessuto dal suo sistema, dal suo Governo, dai suoi lavoratori e da tutto quello che è annesso al suo interno.
Nata in Sicilia, quindi Italiana a tutti gli effetti, ricordo che sin dalla prima volta in cui studiai la geografia, nonostante avessi visto nella cartina geografica che “ Il tacco” della Sicilia era una prosecuzione dello Stivale, facevo la considerazione del perché, come popolo di questa magnifica terra, ci hanno sempre incaricati di allacciare le stringhe e mai di camminare sui nostri tacchi!
A parte ogni allegoria o aforisma, non è uno scherzo ciò che vi ho appena sottolineato.
Questo benedetto stivale, così composto, avrebbe bisogno di minori lacci e più cura nell’essere lustrato, per farlo risplendere a pieno, dalla punta estrema del suo tacco al gambale, invece, quanti i problemi !
A tal proposito, come non parlare ad esempio delle prevedibili divisioni, di cui si discute da tempo, non solo per ciò che riguarda l’aspetto fiscale ma anche della lingua, della Costituzione, delle leggi, dei nuovi reati, tipici della società odierna.
Chi vuole che i dialetti si impreziosiscano parlandoli in ogni regione , chi vorrebbe unificare la lingua escludendoli, magari aggiungendo qua e la qualche neologismo, altri ancora che ne delineano la difficoltà di apprendimento per la complessità grammaticale, chi la sostituisce quotidianamente con parole nuove, brevi e di effetto, sostenuti dalla mania persecutoria dell’esterofilia a tutti i costi.
Chi parla della formazione di due soli schieramenti politici, chi di un sistema Presidenziale,chi annulla i grandi partiti politici con le sue ideologie per fondarne di piccoli e nuovi, così da poter maneggiare la cosa pubblica a proprio piacimento e con maggiore disinvoltura ( della serie tutto in famiglia) per poi rendersi conto che gli sarebbe convenuto rimanere nel grande partito per salire sul carro dei vincitori.
Chi trascorre una vita ad odiare Berlusconi quando sotto sotto, vorrebbe essere , in talune occasioni al suo posto, vedi quelli che si scandalizzano per Ruby, le Olgettine, le cene a Palazzo Grazioli e scoprire invece che, dietro tanto odio, ci sono persone insospettabili che urlano dalla mattina alla sera alla propria madre, sbuffando perché i cinquanta euro al giorno non gli bastano o che percuotono il proprio padre intimando di non tornare a casa, perché sono stanchi di occuparsi di lui e della badante, anteponendo agli affetti la propria privacy, o ancora di chi lascia il suo badge al collega per farselo timbrare impipandosene del rispetto delle regole e dell’aggravante del plus lavoro che altri faranno al posto suo, e che dire della donna allibita di fronte a tanta bassezza, che regolarmente in estate si reca in ufficio, indossando un bel paio di pantaloni bianchi di lino con annesso perizoma, pronta a captare l’attenzione del dirigente di turno, per far carriera….la puritana, che accidentalmente fa rima con……………..
Insomma, spesso il perbenismo ti pone in una situazione poco obiettiva che non ti permette di esprimerti con limpidezza, come quando ti trovi davanti al tuo parroco e ti stai confessando. Anche in politica è così.
I moralismi, di quelli che definisco da sempre, Radical Chic, che poi sono quelli dei Suv grandi quanto un garage, delle BMW o delle Jeep Cherokee, delle iscrizioni nei club a numero chiuso come certe facoltà, o delle carte di credito lisce e lucide che vanno a spasso da un bancomat all’altro.
Si, sono questi gli esempi di virtù che giudicano aspramente, arcigni e col sopracciglio destro alzato, sono convinti di avere sempre tutto il bene del mondo dalla loro parte, dai sentimenti benevoli alla moralità, dall’ Istruzione alla correttezza, dall’integrità, alla coerenza.
No, non ci sto.
Anche io potrei seguire il suddetto codazzo per apparire una persona per bene, simpatica e di tendenza, ma non lo faccio, voglio rischiare ed avere coraggio, quando ad esempio affermo che nutro simpatia per Silvio Berlusconi ( perché di questo si tratta, di coraggio… )
Ditemi, è o non è coraggio questo !
E non dite di no, perché vi vedo.
Dico a te… tu che sogghigni impietosamente e mi disprezzi,…non ti nascondere dietro a un dito, dai…prova anche tu a confessare le tue debolezze.
Non siamo biscotti tutti uguali fatti con lo stampino, siamo esseri umani, imperfetti.
A proposito di Berlusconi, giacche’ nutro per il suo carattere e la sua capacità di comunicare una grande simpatia, mi piacerebbe incontrarlo, parlargli, guardarlo negli occhi, ( per quel po’ che è rimasto…considerato l’uveite più i diversi leafting che dicono abbia fatto) e avere la fortuna di dichiarargli tutto quello che penso di bene e di male nei suoi confronti.
Vedete, molto spesso, nella vita, quando si viene ripetutamente attaccati, è quasi normale difendersi, ma esistono anche strategie diverse, come ad esempio, quelle di rispondere agli schiaffi con le carezze; e credetemi questo fa impazzire l’avversario!
Ora dico io, in questa situazione politica attuale, universale, umanitaria, linguistica, di persone ai margini della società, dimenticate, del divario incomprensibile tra chi non sa come investire i propri soldi e chi non ha un centesimo per una caramella di carrube, o di chi ogni giorno spende novanta centesimi al bar per bere un caffè, senza considerare che allo stesso costo, sfamerebbe cinque bambini con un piatto di pasta a testa. Non vi sembra che tutto questo sia derivante da un sistema sociale impazzito, in cui ogni uomo deve dare il suo contributo personale cercando di indicare meno gli errori altrui e di non additare sempre e comunque gli altri, che ai giorni nostri hanno solo un nome "Berlusconi.” In questo modo gli offrirete il medesimo destino che toccò al Ladrone crocifisso…. un posto in Paradiso.!!!
Infondo, nell’attuale società, in cui la meraviglia che da voce allo stupore si è persa, sembra quasi che ogni parola enunciata , ogni consiglio, ogni promessa, ogni desiderio, ogni circostanza, siano tutte cose comparabili allo scrivere sull’acqua…………….
Vorrei tanto una società in cui si parlasse meno a sproposito delle manchevolezze altrui e più profondamente di se stessi, perché tra le cose che penso, in cui credo fermamente, vi è il concetto che, ognuno di noi, occupa un posto nella società e vuoi o non vuoi, è attraverso questo contributo di partecipazione, sia esso ostile o bonario, convincente o dubbioso, pulito o corrotto, che si fa del tutto per fare andare bene le cose, anche le piccole cose di ogni giorno.
Nessuno si senta mai in diritto di giudicare l’operato altrui se prima non mette in gioco se stesso, con le proprie debolezze o atti di intraprendenza spudorata.
Il nostro “Bel Paese” definito in questo modo da molti, così antico, così prezioso, è l’unico che indossa estate ed inverno lo stivale….forse per proteggersi dal freddo, dall’incuria, dalla mafia o chissà cos’altro!
Dai monumenti alle alpi, dai vini al pane, dal grano agli agrumeti, dall’essenza di zagara ai templi di Selinunte, dalle chiese ai sassi di Matera, dal Colosseo alla Mole Antonelliana, lo spettacolo più bello del mondo è l’Italia.Vorrei sperare anche il suo popolo.
Sono sincera, ad oggi non so se sarà possibile crederci ancora ma, se solo vi fosse una sola possibilità di realizzare questo sogno, mi piacerebbe scrivere una canzone con questo ritornello:
“Urla se vuoi, impreca pure, sferza un pugno, accusa, onora, commenta, sorridi e piangi ma non scordarti mai dei nostri aranci, che di là dei frutti color del sole hanno un succo che guarisce ogni male. Essi ti inebriano di essenza di zagara frattanto che gli ulivi concepiscano i loro frutti..sopra le tavole dei belli e dei brutti …. oro verde puro da spalmare e conservare prezioso dai monti sino al mare.
E se questo mio dire t’avrà un po’ turbato, scendi da casa, mangia un gelato o una granita di limone, tanto chi è sincero guiderà sempre il “ TIMONE”
Annotazioni quotidiane:
……ce l’ho fatta……..dire sempre ciò che si pensa ha il gusto di una pralina al cioccolato.
….E non pensate nemmeno, che quanto rappresentato non sia farina del mio sacco!
So pensare con la mia testa.
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