teatro

"38953" Gli anni novanta sempre attuali nella rappresentazione teatrale di Anna Mauro

È in uno scenario anni novanta che si dipana la pungente piece teatrale, "38953", della regista Anna Mauro andata in scena al Teatro Vito Zappalà di Mondello il 2 settembre scorso.

di Marina De Luca

| Pubblicata il: 05/09/2022 - 10:41:42

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In un palcoscenico che sempre svela la vita, con tutte le sue contraddizioni di odio e amore, di amicizia e ingratitudine, di bugie e crude verità, si intreccia la trama della commedia nell'immaginario clima distensivo di un lido balneare che ricalca perfettamente gli anni '90 sia nella coreografia sia nei dialoghi, dove è utilizzato il linguaggio espressivo dell'epoca.

Una serata divertente ma soprattutto ricca di spunti di riflessione sulla vita che dona e poi nega, che anche i bravissimi attori in erba hanno saputo esaltare.
L'opera si congeda dai suoi spettatori con un epilogo a sorpresa che arriva con forza disarmante e con grande empatia nello spettatore che è chiamato a interrogarsi e che di fatto si interroga.

Sdraiata in piscina, una misteriosa donna che per quasi tutta la commedia sembra solo una comparsa e si nota appena sul palco,  raccoglie il frutto della vendetta per un torto subito dagli attori della compagnia teatrale di cui lei è regista, attori che l'hanno abbandonata scegliendo un altro regista. Ma è vendetta o solo puro desiderio di pareggiare i conti verso coloro che le hanno fatto del male? Non sempre però questo impulso, che forse è da considerarsi insito nell'essere umano,  verrà attuato. A volte resta solo il desiderio e questo segna una profonda differenza tra chi pensa alla vendetta solo su un piano simbolico e chi invece decide di realizzarla.
E quando la vendetta studiata a tavolino diventa ossessione ecco che scaturisce una riflessione sulla strategia opposta, quella del perdono, della clemenza.
E improvvisamente ogni parola si svela in una carezza, quella che sempre custodiamo nel cuore. Perché forse, alla fine, non esiste davvero un epilogo, perché siamo condotti da quel lungo filo che ci trattiene e fa sorridere.

Un lavoro eccellente quello di Anna Mauro che, come sempre, lascia spunti di riflessione; scelta degli attori assolutamente encomiabile.
Complimenti!

Marina De Luca

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