Beneficenza e Cabaret, si può? Si, perché il Teatro, ha detto Ernesto Maria Ponte nel suo spettacolo-monologo ''Il meglio di'', una parodia dedicata alla tecnologia, è l’unica cosa viva che ci resta, in quanto concretizza lo svolgimento di un evento dal vivo. E ha detto bene. Chi vi scrive è proprio un’operatrice del mondo della tecnologia che a volte sente la nostalgia delle cose vive, appunto! Ormai siamo tutti distratti dai monitor dei Pc, Tablet, Smartphone e altri strumenti tecnologici, e spesso trascuriamo di parlarci e guardarci negli occhi; e di scrutare nel profondo dei nostri sentimenti, lasciando che la vita scorra nella più totale esteriorità. Ma l’essere umano non è un robot, non è una macchina precisa, non è perfetto, tutt’altro! É soprattutto creativo. A farcelo ricordare la magnifica serata di beneficenza ad opera dall'Associazione Giuridica Jus ed il Rotaract Club Palermo Agorà, che ha ben coniugato il valore di produrre bene attraverso un brillante ed esilarante cabaret di scontati rituali, che però fanno parte della nostra quotidianità e addirittura ne caratterizzano l’esistenza.
Al Teatro don Bosco Ranchibile di Palermo un importante pubblico ha realizzato la sua partecipazione con applausi e sincere risate e tutta la più viva palermitanità. Si, perché il cabaret si è incentrato soprattutto sulle caratteristiche del palermitano doc, uno strano "soggetto" marcato dalla mimica, e non solo, delle contraddizioni: sarà colpa delle svariate dominazioni? Mi sono chiesta, ad un certo punto del divertente ma al contempo profondo cabaret, quale significato ne avrebbe potuto cogliere uno spettatore di Milano, così come spesso nominato dallo stesso Ernesto Maria Ponte, che ha celebrato, tra il serio e il faceto, il tempo della giovinezza, spesso sottovalutato; il tempo delle sincere risate e delle piccole gioie fra amici… unendo il teatro della vita, che riflette i nostri sogni e le nostre più belle aspettative, alla realtà che ci porta talvolta a sfiorare le illusioni e a vivere di contro le amare disillusioni.
Una rappresentazione teatrale, anche se comica, anche se a tratti esilarante, è il miglior mezzo per fare veicolare informazioni che evocano le emozioni del dolore; perché la vita è fatta principalmente di queste realtà. Aver fatto beneficenza è una cosa meravigliosa, specialmente se l’iniziativa è nata per opera e spirito di corpo tra una grande Istituzione, Associazione Giuridica Jus, e i giovani del Rotaract Club Palermo Agorà, votati dall’entusiasmo del ben operare.
Straordinaria la partecipazione di Radio LCS Lab che alla fine dello spettacolo ha dedicato una canzone al Giudice Di Matteo, e di Gerardo Di Liberto con alcuni spunti del suo spettacolo “Tascio è bello Revolution” che andrà in scena al Teatro Lelio venerdì 5 dicembre. Consigliatissimo!
Il ricavato della serata è stato devoluto in favore del Centro Clinico Nemo Sud del Policlinico di Messina, unico centro del Sud Italia specializzato nell'assistenza e la cura dei pazienti affetti da malattie neuromuscolari quali SMA, SLA e ogni altra malattia degenerativa neuromuscolare.
Marina De Luca
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