“L'aumento dei voli Alitalia da e per la Sicilia? Non siamo assolutamente soddisfatti, ma possiamo dire che almeno le nostre proteste sono servite". Lo ha detto il presidente della regione siciliana, Nello Musumeci, intervenendo a 'centocitta, su rai radio1. "Siamo davanti a una cancrena che la Sicilia subisce ormai da tempo da parte di questa compagnia di bandiera che rischia di apparire come una compagnia di pirati - ha attaccato Musumeci -. Quando c'è tempesta Alitalia ricorre a mezzi spiccioli come l'aumento dei voli senza dire, però, che per un Palermo-Milano o un Palermo-Roma si può arrivare a pagare anche seicento euro".
Musumeci, che ha parlato di situazione "vergognosa", ha poi aggiunto: "Bisogna capire che per la Sicilia il trasporto aereo non è un capriccio e che è necessario che la compagnia di bandiera imponga prezzi inchiodati. Credo che un prezzo ragionevole per tratte come Palermo-Milano o Palermo-Roma possa essere 100-150 euro". Martedì incontro tra Musumeci e i ministri Giuseppe Provenzano e Paola De Micheli su Alitalia e collegamenti aerei con la Sicilia.
Il presidente interviene anche sull'addio di Alitalia a Trapani: "Non si può lasciare una realtà splendida e vocata al turismo come quella della sicilia occidentale e del trapanese a pochi giorni da luglio, cioè dall'apertura ufficiale della stagione turistica, dicendo 'mi dispiace vado via perche' abbiamo poche prenotazionì. Il mercato - ha ricordato Musumeci - non si è ancora aperto e quindi è naturale che le prenotazioni non siano alte ma inoltre, non si può pensare di annunciare a paoicimento 24 ore prima l'abbandono di uno scalo aeroportuale che funziona e vive essenzialmente per il turismo. Una compagnia nazionale non può fare questo".
Il governatore ha aggiunto: "Nei confronti del Sud e della Sicilia tutte le classi dirigenti continuano ad avere un atteggiamento di chiusura, un'aria di sufficienza, considerano con marginalità problemi di un Mezzogiorno che potrebbe essere l'avamposto dell'Europa nel Mediterraneo. Come si fa a rimanere inermi di fronte a questo sconcio, a questa condotta assolutamente inaccettabile".
Una compagnia aerea che compie "un delitto, un crimine gravissimo contro la Sicilia", che adotta "una politica piratesca". Alitalia, la compagnia di bandiera, "il cui uso forse le dovrebbe essere tolto". Vanno alla guerra il presidente della Regione siciliana, Nello Musumeci, e il presidente dell'Anci Sicilia, Leoluca Orlando, che oggi si sono incontrati negli uffici della Gesap, la societa' di gestione dell'Aeroporto "Falcone-Borsellino", per una seduta straordinaria della Giunta regionale allargata alla rappresentanza dei sindaci dell'Isola. "Una iniziativa inedita", spiega il governatore, "che mette insieme il governo della Regione con il governo degli enti locali, attraverso l'Anci Sicilia". Formalizzato un documento di protesta che sara' trasmesso alla direzione nazionale di Alitalia e consegnato martedi' a Roma al ministro dei Trasporti in presenza del ministro del Mezzogiorno.
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