La Targa Florio, la più antica corsa del mondo, una tra le più difficili e prestigiose, ancora vive tra i tornanti e i percorsi che un tempo hanno rappresentato la pista dove hanno corso tanti nomi celebri e tanti volti della storia dell'automobilismo; vive nell'entusiasmo di chi l'ha conosciuta in prima persona ed ancora oggi infiamma il cuore dei suoi tanti appassionati.
La manifestazione ha coinvolto un intero popolo per ben 61 edizioni, con un milione di persone che si assiepavano lungo un tortuoso circuito di ben 72 chilometri che attraversava Cerda, Collesano e Campofelice di Roccella, per assistere ad una gara che ogni volta lasciava letteralmente senza respiro. Erano, in attesa, soprattutto del "preside volante", Nino Vaccarella, asso palermitano, vincitore delle più prestigiose gare del mondo.
Ieri tanti appassionati, molti dei quali alla guida delle loro automobili d'epoca, autentici gioiellini degli anni '60-'70, si sono riuniti in uno dei luoghi simbolo della targa, il paese di Collesano, per celebrare la manifestazione e rivivere ancora una volta le emozioni che solo questo evento sapeva regalare loro.
Una giornata di festa, iniziata di mattina con un raduno automobilistico al quale hanno partecipato anche gli abitanti del paese, tanti turisti e anche tanti bambini, e poi proseguita nel pomeriggio con due importanti eventi organizzati dal Museo Targa Florio Collesano: l'inaugurazione del mosaico celebrativo della 39° Targa Florio e la cerimonia intitolata "Dedicato a..." con la consegna di un riconoscimento alla carriera sportiva di Hans Herrmann.
La redazione di palermomania.it ha partecipato all'evento, unico nel suo genere, e per l'occasione ha avuto una "guida" del tutto eccezionale: il professor Giuseppe Pitrone, caporedattore della testata giornalistica, esperto di Storia della Scienza, appassionato di Letteratura siciliana e autore di pubblicazioni tra cui anche il romanzo “ ‘a Cursa”, ambientato nella suggestiva atmosfera della Targa Florio, celeberrima corsa della quale è studioso, appassionato da sempre ed esperto.
Il professore Pitrone ha illustrato i luoghi più celebri della Targa e raccontato aneddoti incredibili che lui stesso ha vissuto anni fa. Il suo entusiasmo e la sua passione nel ricordare quegli eventi, inevitabilmente, hanno trasmesso ai presenti tutta la magia e tutta l'emozione di quei momenti lontani nella storia, ma presenti ancora oggi nel cuore di tutti coloro che, come lui, hanno celebrato negli anni questa manifestazione grande e unica.
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